Il prossimo Sindaco di Milano
Silvio Berlusconi e il suo improponibile candidato prossimo sindaco di Milano.
Sarà davvero Silvio Berlusconi il prossimo sindaco di Milano? Dio ce ne scampi anche se la cosa avverrebbe per interposta persona.
L’ex Cavaliere infatti, passando con l’estrema disinvoltura che lo contraddistingue dai grandi problemi mondiali trattati con l’amico Putin sembra essersi messo in testa di mettere ordine a Palazzo Marino, indicando come possibile sindaco “uno dei suoi”. Forse il più suo dei suoi. Scelta e decisione del tutto legittima e che, automobilisticamente parlando in termini generali, non avrebbe gran diritto di cittadinanza tra gli argomenti che trattiamo abitualmente.
E invece ce l’ha. E dovesse mai affermarsi il candidato di Arcore, Dio ce ne riscampi.
Sapete infatti di chi si tratta? Dell’ex sindaco di Segrate, là dove Berlusconi ha realizzato Milano 2 fondamento del suo impero di imprenditore. Vi ricordo il nome: Adriano Alessandrini.
E’ il Sindaco inquisito, se ben ricordo, per turbativa d’asta avendo assegnato la concessione di apparecchi “rilevatori di infrazioni semaforiche” - in pratica semafori che avevano il tempo del giallo più breve - in modo da far scattare una valanga di multe e rapinare sistematicamente gli automobilisti di passaggio.
Questo in concorso con il concessionario degli apparecchi tale Raoul Cairoli - che si è poi pentito ed ha collaborato con la Giustizia e con il comandante dei Vigili Urbani di Segrate che, quantomeno, teneva non un occhio, ma tutti e due ben chiusi.
La storia nei suoi dettagli precisi è stata a suo tempo oggetto di una causa legale sostenuta dall’Avv. Francesca Fuso che ha difeso le ragioni dei moltissimi automobilisti che hanno fatto ricorso. Non si è ottenuta una condanna in quanto, nelle lungaggini dell’inchiesta e con le “pressioni” intervenute il reato finì in prescrizione.
Anche il collega Enrico de Vita, che di giornalismo d’inchiesta e di regolamenti nel mondo dei motori e dei trasporti è grande e documentatissimo specialista, ha dedicato molto spazio alla vicenda.
Ecco perché spero che di tutto Berlusconi continui ad occuparsi tranne che di proporre nomi come quello di Alessandrini vero “talebano a prescindere” nel suo atteggiamento verso gli automobilisti milanesi e, automaticamente, verso quelli che a Milano entrano ed escono per il loro lavoro o per i fatti loro senza commettere alcunché di irregolare.