L’auto e le multe
In termini tecnici si chiama “adeguamento automatico” ed è quel meccanismo di legge che, seguendo l’indice ISTAT dei prezzi al consumo, fa scattare con feroce puntualità gli aumenti di prezzi e tariffe.
E anche delle multe, che a inizio anno aumenteranno del 6% se non interviene qualche (improbabile) provvedimento di annullamento o rinvio.
Continua così il “massacro” ai danni del cittadino automobilista sempre più e sempre più sistematicamente spennato da un Fisco vorace e cieco che pensa forse di incrementare le sue entrate non rendendosi conto che continuando così finirà per uccidere l’auto, vera “gallina dalle uova d’oro”.
Non è infatti vero che l’aumento dei tributi (e le multe sono in qualche modo assimilabili ad una “tassa”) crei una stabile e parallela crescita delle entrate, perché quando il carico diventa insostenibile cala drasticamente l’uso del mezzo (in questo caso l’auto) o del servizio che si vuole colpire.
Con le multe più care molti ridurranno anche l’uso dell’auto come già dimostra il calo delle vendite di carburanti diventati troppo cari. Oppure semplicemente non le pagheranno e non ci sarà verso di poterle riscuoterle. Come già succede e anche per le polizze assicurative decisamente troppo care. Ci vuole davvero così tanto a capirlo?
Tutto questo, ovviamente, non significa tollerare comportamenti scorretti o anti-codice che devono essere giustamente sanzionati anche a fini educativi, ma applicare un po’ di buon senso e, possibilmente, non infierire ulteriormente sull’automobile.