La folle richiesta del Codacons
A qualcuno il gran caldo di questi giorni deve aver dato alla testa.
E’ una inziativa senza senso (a partire dal fatto che non si capisce perché la insensata richiesta riguardi solo Milano), sulla quale occorre il massimo, il più rapido e il più deciso intervento da parte di tutti gli interessati, automobilisti possessori di una moderna auto a gasolio in primo luogo.
Allo scopo sottoscriviamo pienamente le argomentazioni contro l'assurda pretesa del Codacons del collega Enrico de Vita che segnala, documentando con la consueta perizia, che l'intervento del Codacons si basa su uno studio americano del 1988 effettuato su un campione di minatori che lavoravano sotto terra utilizzando macchinari adatti alla particolare e già di per sé difficilissima situazione alimentati con il vecchio gasolio americano carico di zolfo.
Si tratterebbe quindi di uno studio vecchissimo, più che superato dai tempi e dagli sviluppi tecnologici nell'evoluzione dei motori diesel e in particolare delle auto che non solo ma anche viaggiano all’aria aperta, con filtri e assistiti dall’elettronica.
Quindi in condizioni lontani anni luce da quelle prese in considerazione dai ricercatori americani di 24 anni fa e utilizzate dal Codacons con evidenti intenti di far parlare di sé.