La variante di valico dell’Autosole, prime considerazioni
A pochi giorni dall’apertura della variante di valico le prime positive considerazioni. Costi a parte.
Tra Roncobilaccio e Barberino “coda continua” ed erano uno dei motivi per cui già nell’82 si cominciò a parlare di quest’opera. Adesso a pochi giorni dall’apertura della variante di valico sull’Autosole qualche stop&go e rallentamento e più o meno lungo ancora si verifica. Colpa forse della legittima curiosità di chi vuole provare questo nuovo percorso con la conseguenza di caricarlo di qualche inevitabile sovraffollamento. Per un giudizio definitivo meglio attendere la prova dei micidiali esodi estivi o di quegli storici “long bridge” per i quali siamo famosi.
Il bilancio generale e in particolare quello in prospettiva è però positivo sotto molti aspetti, anche mettendo in conto, nel senso letterale, quel lievitare dei costi che immancabilmente affligge ogni opera pubblica italiana e che, nel caso specifico, sono passati dai 3,5 miliardi originali ai 4,1 dei primi consuntivi, il 60% in più. Vedremo come questa differenza sarà recuperata, data l’opportuna decisone di non variare - per ora - il pedaggio e aspettiamo a giudicare dai prossimi aumenti tariffari generali.
Le note positive si vanno per contro, e come era nella logica stessa del valico, manifestando con chiarezza. Dal punto di vista costruttivo, in primo luogo con un’opera di alta ingegneria con gallerie (la più lunga di 9 km tra Emilia e Toscana) a regola d’arte, problemi idrogeologici e geologici superati per controllare i rischi di frane e proteggersi da possibili pericoli. I progettisti e gli specialisti di questi lavori hanno fatto al meglio il loro lavoro.
Con queste premesse i vantaggio si concretizzano con i venti/trenta minuti in meno nei tempi di percorrenza che, di per sé, possono anche essere non decisivi, ma che si traducono in maggior sicurezza, meno stress alla guida ed enormi quantità (la stima è di 100 milioni di litri) di carburante risparmiati ogni anno con i relativi abbattimenti di emissioni inquinanti.
Per non dire di quanto una infrastruttura del genere contribuirà a migliorare anche i collegamenti interni e il costo del trasporto merci sul piano generale.
All’inaugurazione il Governo non ha mancato, come sempre avviene, di intestarsi il merito dell’opera e se effettivamente ha questo potere e volontà veda di darne riprova con la stessa determinazione ponendo rapida fine anche al costoso, pericoloso, inaccettabile, calvario della Salerno-Reggio Calabria o a certi tratti autostradali della Sicilia che diventano famosi solo quando i piloni dei viadotti cedono. Gliene sarà grato il Sud tutto e l’Italia intera.