LAMBORGHINI EGOISTA
Ci può mai essere un’auto tanto speciale da essere costruita in un solo esemplare e tanto esclusiva da accettare a bordo solo il pilota? C’é!È la Lamborghini Egoista che è così fuori da ogni regola da non essere nemmeno in vendita.
È la Lamborghini Egoista che è così fuori da ogni regola da non essere nemmeno in vendita. Professionalmente se l’è regalata Walter de Silvia gran capo del design del Gruppo VW cui la casa di Sant’Agata Bolognese appartiene e che in un certo l’ha regalata proprio alla Lamborghini per celebrare degnamente il primo mezzo secolo di vita.
L’ha disegnata Walter de Silva (con l’aiuto di Alessandro d’Ambrosio per gli esterni e Stefan Sielaff per gli interni) tenendo fede al dettato del grande e visionario Ferruccio Lamborghini il fondatore della casa che a suo tempo osò sfidare Enzo Ferrari che non riteneva degno, questo fabbricante di trattori, di possedere una vettura di Maranello e tantomeno di costruire un’auto sportiva concorrente.
“Me la faccio da me e come voglio io la mia macchina” pare che affermasse allora e cinquant’anni dopo eccola qui a stupire critica e appassionati.
Più (e oltre che un’auto) sembra un jet da combattimento con un terrificante muso a tridente e un abitacolo per entrare nel quale occorre proprio essere come un “top gun” che si cala al posto di comando del velivolo e dei missili di bordo.
È fin troppo naturale che si parli di una specie di summa tecnologica per materiali, cockpit e aerodinamica in una linea di rara aggressività fatta di spigoli vivi, vuoti e pieni mirabilmente incastonati.
Paradossalmente sulla Egoista la sola cosa normale è il motore, che tanto normale non è trattandosi del V10 di 5.200 da 600 CV della Gallardo che, questa volta, non scatena un toro da corrida, ma un emozione allo stato puro.