Marchionne, Bonanni e Angeletti
La Fiat “non ha alcuna intenzione di chiudere stabilimenti in Italia”.
E’ quanto hanno affermato Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, segretari di CISL e UIL, dopo aver incontrato Sergio Marchionne a Roma e in attesa di un successivo incontro a fine mese. Importante e certamente ancora più impegnativa la dichiarazione rilasciata in proposito da Giuseppe Farina, capo del Sindacato di categoria FIM della CISL: “C'è una revisione del piano industriale sulla base del mercato che è cambiato, con questa revisione saranno assicurati prodotti e continuità produttiva per tutti e quattro gli stabilimenti».
In attesa di maggiori chiarimenti e di conforme da parte del Lingotto, magari con qualche precisazione in più su questo nuovo piano, c’è da registare in positivo che Marchionne sembra aver assunto un atteggiamento più concreto e meno polemico se veramente ha preparato nuovi e, a sentire i due sindacalisti, meno drammatici programmi. Cosa particolarmente apprezzabile dopo le ultime esternazioni su Renzi/Firenze.
In questo è stao forse aiutato anche dall’atteggiamento ben più morbido di Bonanni e Angeletti che, giova ricordarlo, hanno a suo tempo firmato gli accordi con Fiat respinti invece dalla CGIL di Susanna Camusso e dalla FIOM di Maurizio Ladini che, infatti, non hanno partecipato all’incontro e rimangono sulle loro rigide posizioni di dissenso.