Marchionne e l’Alfa Romeo in F1
Lo storico passato di Alfa Romeo è troppo prezioso per andare perduto. Marchionne pensa al rilancio, anche in Formula 1.
Si torna a parlare di Alfa Romeo in Formula 1 e di un passato storico di successi ai massimi livelli che non può andare perduto.
E non lo fanno gli inguaribili appassionati del Marchio, ma addirittura Sergio Marchionne che di monoposto rosse in pista ne ipotizza, e molto concretamente, due: la Ferrari e, appunto l’Alfa Romeo.
E’ appena il caso di ricordare che l’Alfa ha vinto il primo campionato del mondo di F1 nel 1950 con Nino Farina e il secondo, l’anno dopo, con Manuel Fangio per ritornare poi nel periodo 1979-1985. Alla fine ha partecipato a 112 Gran Premi con 10 vittorie. Da ricordare anche la fornitura di motori negli anni ’70/’80 in collaborazione con team come Brabham (allora di proprietà di Bernie Ecclestone), McLaren e Osella.
Non è però soltanto un romantico sguardo al passato e un suggestivo quanto impegnativo progetto quello che anima il Marchionne, ma una serie di ottime ragioni sul piano politico, industriale e commerciale.
Un secondo team italiano in Formula 1 e per di più con il peso di Alfa Romeo comincerebbe infatti con spostare gli equilibri politici all’interno della FIA dove Ferrari si considera, giustamente, non adeguatamente considerata in rapporto al suo peso storico, di richiamo e di prestigio.
C’è poi da considerare, nell’ottica del rilancio industriale e commerciale dell’Alfa nel mondo, il valore che un simile ritorno sicuramente rappresenterebbe in materia di immagine e comunicazione, specie in mercati come l’America e l’Asia che dovranno assorbire gran parte della produzione.
Verrebbero poi vantaggi sicuri dalla collaborazione tecnica con la Ferrari che, pur avversaria sulle piste, non potrebbe certamente essere ostile e questo senza che l’Alfa si presenti come una Ferrari Bis. Questo per non dire dei benefici effetti che avrebbe sulla produzione di auto di serie di grande prestigio.
Il ritorno di Alfa Romeo alle competizioni potrebbe concretizzarsi anche con la partecipazione alle gare dei Campionati Gran Turismo dove l’esperienza e il palmares di vittorie è altrettanto ricca di successi e vedere delle Alfa Romeo competere con le grandi marche nelle gare “ a ruote coperte” e nelle gare di durata sarebbe non meno importante ed emozionate della F1.
Insomma tutto spinge in questa direzione che, secondo i programmi di Marchionne, con un tempo di attesa sicuramente non inferiore ai due/tre anni e con l’ulteriore vantaggio di tenere i riflettori accesi per lungo tempo sulle Alfa di produzione.