Mezzi pubblici, quanto ci costate!
Giunge a considerazioni molto amare una ricerca della Fondazione Caracciolo dell’ACI condotta con l’Università Federico II di Napoli con oggetto la situazione dei trasporti pubblici in Italia.
Lo studio porta in evidenza l’incapacità dei vari sistemi urbani, tram, autobus, metropolitane e treni leggeri, ma crediamo anche dei sistemi di collegamento tra la città e l’interland, di rispondere alla legittima - e tutelata dalla Costituzione - libertà di circolazione.
Le gravi carenze del servizio pubblico sono da imputare a diversi fattori: infratture insufficienti, investimenti sempre più esigui, regole e risorse incerte o mal apllicate. E’ per la somma di questi fattori che in moltissimi casi il cittadino è costretto a servirsi dell’auto alla quale rinuncerebbe in molti casi se potesse contare su alternative valide.
Illuminante, ad esempio, l’osservazione secondo la quale Madrid disporrebbe di più linee metropolitane di quante se ne contino in tutta Italia. Sono poi 20 i km di rete metropolitana per milione di abitanti contro una media di 54.
Confronti penalizzanti che spiegano l’insopportabile il costo che deriva da una simile situazione pari a circa 1.500 euro di spese in più all’anno a famiglia.
In mancanza di provvedimenti strutturali, leggi investimenti massicci stimabili in una cinquantina di miliardi in 10 anni, diventa quanto mai urgente almeno una politica di indirizzo più incisiva e non certo altre forme di costi diretti o indiretti aggiuntivi per chi non può rinunciare all’uso dell’auto.