MILANO E LE STRISCE BLU
Ditemi se sbaglio o se sono prevenuto, ma ho la sensazione di essere finito come un pesce nelle maglie strette di una rete.
L’ultimo lancio di questo “strascico” a nient’altro pensato se non a catture e depredare una volta di più gli automobilisti e a succhiare i soldi della sosta sul suolo pubblico o a provocare una inevitabile pioggia di multe è sotto gli occhi di tutti e la comoda causa è stata l’apertura della nuova linea di Mertropolitana.
Vi sarete resi conto che tutt’attorno al percorso c’è stata una pioggia, o meglio un diluvio di parcheggi a pagamento.
Allora la domanda sorge spontanea, come si diceva una volta: chi arriva da fuori per lavoro con la sua macchina e per arrivare in ufficio senza aumentare il traffico cosa gli viene chiesto di fare? cosa è in effetti obbligato a fare? Deve lasciare la macchina, pagare il biglietto della Metro e mettere in conto il costo del parcheggio che nel migliore dei casi va dalle otto di mattina alle tredici.
Vogliamo fare un po’ di conti? E’ o non è una vera e propria insostenibile tassa con il rischio di un supplemento delle inevitabili multe?
Non è certo così che si aiuta chi non può non usare l’auto e non è così che, in questo duro e prolungato periodo di crisi si dà una mano a chi lavora. E, perché no? ad un settore fondamentale per lo sviluppo economico e sociale di una settore un settore importante come quello dell’auto. Se poi aggiungiamo che le auto aziendali NON hanno diritto ad almeno un parcheggio nella via dove l’azienda ha sede il gioco è fatto e altri soldi vengono tolti di tasca a chi lavora con l’auto.