Multe: dimezzati i tempi dei ricorsi
Ma quando la pianteranno di penalizzare gli automobilisti? L’ultima stangata (diretta o indiretta che sia) scatta proprio oggi e riguarda l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n.
I giorni a disposizione passano da 60 a 30. Per quelle antecedenti restano i 60 giorni anche se la notifica è successiva.
Non cambia il contributo di 37 euro che, di fatto, conferma che per impugnare una multa, quindi per far valere un diritto, si deve comunque pagare, ma in realtà, come osserva l’Associazione dei Consumatori Codacons, i ricorrenti hanno molto meno possibilità veder riconosciute le proprie ragioni. Occorrono infatti diversi giorni per organizzare in modo corretto le complicate procedure di ricorso, per accertare se esistono i presupposti per il ricorso, per avere la disponibilità della documentazione da parte dei vigili, o le foto dell’Autovelox, per non dire delle eventuale contestazioni sui tempi del giallo al semaforo.
Insomma un percorso tortuoso che da un lato toglie la voglia di rivolgersi al Giudice e dall’altro rischia di non concedere tempo sufficiente per gli adempimenti. E quindi addio alla possibilità di far valere le proprie ragioni e, come sempre, non resta che pagare. Fino a quando?