Nuovo Codice della Strada

Anche gli scooter di 125 cc potranno viaggiare in autostrada e sulle tangenziali. E' una delle proposte di modifiche al Codice della strada che sana una discriminazione che non esiste nel resto d’Europa. In effetti non ci sono piu’ particolari ragioni per questa esclusione che poteva avere senso quando molti scooter erano troppo lenti e non in grado di viaggiare a 130 km/h.

Una seconda importante novita’ messa punto dalla Commissione Trasporti della Camera riguarda l’autorizzazione per le biciclette ed i motorini a viaggiare sulle corsie preferenziali dei mezzi pubblici.

A ciclisti e motociclisti viene inoltre riconosciuto lo status di “utenti vulnerabili della strada”. Questo comporterà, per i gestori delle varie arterie un impegno maggiore ad eliminare quelle situazioni di pericolo costituite, a esempio, da guardail non idonei, pali, buche, cartellonistica selvaggia che sono obiettivamente fattori di pericolo e di aggravamento delle conseguenze di eventuali cadute o incidenti.

Non deve però sfuggire a questi “utenti deboli” che anche a loro viene richiesta una nuova e più attenta presa di coscienza dei pericoli cui espongono se stessi e altri utenti in una situazione di traffico che viene a mischiare in modo serio la tipologia degli utenti.

Maggior sorveglianza e attenzione dovrà essere posta per scoraggiare ed evitare tutti quegli atteggiamenti troppo disinvolti di chi usa il mezzo a due ruote, motorizzato o no, affidandosi solo all’attenzione ed alla responsabilità del traffico più pesante e veloce. Troppi sorpassi spericolati a destra o con marcia a slalom, troppi semafori bruciati e percorsi contromano, troppi mezzi, specie biciclette, privi delle regolari  apparecchiature di illuminazione per la marcia serale e notturna e, infine, troppi scooter e ciclomotori “truccati” per prestazioni non a codice non sono meno responsabili degli incidenti che si provocano. Non sono solo gli automobilisti, anche loro troppi, a viaggiare con il cellulare all’orecchio o con le cuffie che sparano musica nella testa.

Resta aperta, ma non è più dilazionalbile, la complicata questione del nuovo reato di “omicidio stradale” da sviscerare in tutte le complesse implicazioni  giuridiche che comporta.