Renault Espace, a Douai tutto è pronto
Parte dall'impianto di Douai l'avventura della nuova Renault Espace
Dalle pedane del Mondial de l'Automobile direttamente e rapidamente alle linee di montaggio di Douai il grande impianto produttivo di Renault nel nord della Francia. È il percorso naturale fatto dalla nuova Espace che si è letteralmente "reinventata" nella filosofia e nella mission di modello. Ora si presenta con una personalità ben più interessante e complessa e con la legittima ambizione di sfidare la migliore concorrenza in più settori Premium del mercato.
In questo la collaborazione con Mercedes già in atto nel programma Twingo/Smart è molto utile, riconosciuta e qualificante.
Le aree che hanno maggiormente impegnato i progettisti Renault riguardano lo stile, la tecnologia e la qualità e, di conseguenza, anche lo stabilimento di Douai che le deve mettere in pratica nel lavoro di ogni giorno.
Su questo piano a Douai hanno realizzato una vera e propria rivoluzione culturale e operativa da quando viene applicata la politica della "qualità totale" con un investimento di 420 milioni di Euro.
Novità importanti riguardano ora il processo stampaggio delle lamiere con risultati importanti nella precisione, rigidità, caratteristiche meccaniche e sicurezza.
Operano poi due presse per l'alluminio, materiale largamente utilizzato nell'Espace e altre due presse per i particolari in plastica.
Altri progressi importanti nella verniciatura per risultati di particolare brillantezza e rispetto ambientale. Il tocco finale è nel montaggio per quanto riguarda processo, selleria e logistica.
Tutto sarebbe però quantomeno incompleto se non fosse coinvolto il lato umano con il coinvolgimento del personale a tutti i livelli. E qui entra in scena un programma di costante formazione e aggiornamento che non può escludere le aziende fornitrici a loro volta impegnati al costante miglioramento della qualità.
Da tutto questo percorso sommariamente descritto esce la nuova Espace che ora rifiuta la vecchia definizione di semplice "monospace" che tutto o quasi puntava sulla grande disponibilità di spazio interno.
Ora siamo in presenza di una crossover filante ed aerodinamica fuori, quanto accogliente dentro nelle due carrozzerie a 5 e 7 posti dallo stesso ingombro. Spicca anche, percepibile e reale il salto di qualità nei materiali e nelle lavorazioni, da vera ammiraglia alternativa alle grosse berline abituali alle quali contendono una dotazione di sicurezza, assistenza alla guida, relax e collegamento con il mondo esterno che trova, specie nell'allestimento iniziale il suo punto di eccellenza.
Da ultimo i motori, tutti Euro6 e di 1.600 cc; uno dispone perfino di 200 CV per una guidabilità e prestazioni più che automobilistiche. Per questo bisognerà attendere la prossima primavera, sperando che tutto questo carico di sostanziali incrementi di valori non incida troppo sul prezzo.
A precisa domanda la risposta è stata: " ...non sarà così, stia tranquillo".