RENAULT TWINGO vista dagli “artisti”
Giusto per far parlare e per avere qualche foto e qualche servizio stampa in più.
Giusto per far parlare e per avere qualche foto e qualche servizio stampa in più. Come questo, del resto. Parliamo di quattro “interpretazioni” della nuova Twingo e, più in generale, di operazioni come questa che vengono affidate ad artisti, o sedicenti tali, che non certo dell’auto sulla quale intervengono vogliono far parlare, quanto di sé medesimi e per questo vengono anche, con tutta probabilità, profumatamente pagati. Venendo allo specifico la prima è la “Goes Pop” che la cantante britannica Nicola Robert ha trasformato in uno studio di registrazione musicale. Le auguriamo che non gli capiti mai di lavorarci. La seconda, la “Wagon Lire”, è diventata un angolo di lettura con tanto di caminetto dove far ardere qualche ceppo nell’ambiente più ideale al mondo per accendervi un focherello come è, notoriamente, l’abitacolo di una vettura. Il colpevole si chiama Nils Hogler Norman e ci si riscaldi lui. Noi continuiamo a preferire un bell’impianto di climatizzazione. La terza, la "Scabin Pasta", ha fatto finire la Twingo in pentola con lo chef Davide Cabin che non ha trovato di meglio, tanto per non smentire il più che usurato luogo comune sull’Italia, che rivestire completamente i sedili di maccheroni e impiantare a bordo un cucina. Vedremo di evitare con cura il suo ristorante. La quarta elaborazione, la Presidenziale, punta per pari opportunità sul luogo altrettanto comune della mania di “grandeur” dei francesi. La celebra più o meno ironicamente Jean Charles Castelbajac che deve essere entrato nottetempo all’Eliseo per rubarvi tessuti preziosi ed arredi d’epoca e seminarli nell’abitacolo. Da denunciare per vilipendio delle Istituzioni.