SALONE DELL'AUTO A MILANO?
Ho letto tutti i resoconti sul Salone di Ginevra, ho parlato con molti dei colleghi che come me erano sul posto per lavoro e con non pochi comuni visitatori che ho incontrato nei vari stand in contemplazione delle molte novità esposte.
Allora le domande ve le faccio subito e dirette: anche voi avete seguito la manifestazione nei servizi sulla stampa, in TV, sui vari siti? E se sì avete anche voi la sensazione che l’interesse e la passione per l’auto sia tutt’altro che spenta come vanno blaterando alcuni incoscienti?
Da Ginevra sono poi tornato anche con qualche rimpianto e una certa nostalgia. Di quando non bisognava attraversare le Alpi sotto il Monte Bianco o il Gran San Bernardo per seguire i propri interessi e le proprie passioni a due o quattro ruote e anche l’Italia aveva il suo prestigioso Salone dell’Auto ed anzi Torino era una delle capitali mondiali di questa industria così fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Se così è, e sono sicuro che è così, allora perché dobbiamo rassegnarci ad essere un paese di Serie B anche automobilisticamente parlando?
Perché l’Italia non può riavere un suo Salone internazionale?
Cosa ci vuole per organizzarci e far sorgere dal basso questa richiesta con la forza dei numeri che milioni di automobilisti possono mettere in campo?
Vogliamo ancora un bel salone dell’auto e della moto, quanto mai utile, in questo momento di crisi e di perdita di posti di lavoro, per rilanciare la domanda e l’occupazione. Lo vogliamo importante, completo, dove incontrarci per parlare dei nuovi modelli che verranno e provarli, delle nuove tecnologie, di sicurezza, di ambiente, di storia dell’auto e delle auto che hanno scritto le pagine più importanti di questa storia, dove i collezionisti possano incontrasi o dove ricercare un’auto usata che possa interessarci.
E lo vogliamo a Milano che ha tutto per organizzare al meglio ogni cosa anche in vista dell’EXPO 2015.
Se siete d’accordo fatecelo sapere nelle forme che ritenete più opportune e semplici; con la forza della rete, coinvolgendo amici e conoscenti e le “tribu” alle quali siete collegati e dialogate.
Basta rivolgersi ad isitituzioni sorde ad ogni richiesta di buon senso e pronte solo a penalizzare in ogni modo l’auto e la moto, cioè gli automobilisti e i motociclisti. Diventiamo attivi e protagonisti delle nostre idee.
Utilizzate una mail o un “mi piace” sui vari siti che riprenderanno il nostro invito o sulla pagina di FB della Compagnia dell’Automobile, (il gruppo organizzato che intende, con altri, promuovere e sostenere l’iniziativa) e dove l’appello sarà spesso rilanciato oppure direttamente con una mail a compagnia.automobile@gmail.com