TOYOTA a Pechino
Immancabilmente importante la presenza di Toyota al Salone di Pechino.
Si tratta di una vettura a propulsione ibrida destinata esclusivamente al mercato interno dove questo tipo di alimentazione inizia ad essere presa molto sul serio per due buoni motivi: le tecnologie importate da Occidente e dal Giappone e, soprattutto, per i livelli di inquinamento che affliggono gli enormi agglomerati urbani cinesi.
La concept in questione e le tecnologie relative sono state sviluppate al Centro R&D di Toyota Motor Engineering & Manifacturing di Changshu. Riguarda una berlina di segmento medio superiore che propone un disegno a linee tese e filanti con andamento da coupé a quattro porte; molto aerodinamico anche il frontale che presenta una presa d’aria/calandra inferiore a barre orizzontali a tutta larghezza.
La seconda novità riguarda una vettura compatta, la Dear Quin, che fa parte della strategia globale di Toyota, destinata quindi a grandi produzioni di serie su due tipologie di carrozzeria, a tre volumi e due volumi e mezzo.
Anche in questo caso la cifra stilistica è affidata al frontale molto incisivo e disegnato a largo e profondo trapezio rovesciato. La vettura è evidentemente destinata ad accogliere una famiglia di motori molto vasta.