Un secolo di stile
Nel quadro delle manifestazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia il Gruppo Carrozzieri Autovetture Anfia ha celebrato a Torino, negli spazi delle Officine Grandi Riparazioni più che mai carichi di storia industriale della città, il suo primo secolo
Molti i motivi di interesse proposti dal presidente Leonardo Fioravanti e dai vari relatori che hanno svolto l’intrigante tema “Il peso delle idee. L’insostenibile leggerezza dell’essere … creativi”.
E’ stata una vera e propria dichiarazione di orgoglio, la rivendicazione dell’inconfutabile verità per la quale se alla nascita della nazione e dei suoi caratteri hanno contribuito forze politiche ed economiche importanti e diverse e uomini dalle forti convinzioni sociali, non irrilevante è stato l’apporto del mondo e dell’industria dell’auto. Difficile trovare elementi più unificanti dell’automobile nell’Italia che, specie dopo i grandi conflitti mondiali, costruiva il suo cammino unitario. E qui il genio, la fantasia, le capacità progettuale dei nostri “maestri carrozzieri” ha svolto un lavoro insostituibile e riconoscibile.
Oggi il termine “carrozzieri” appare del tutto improprio e desueto e del tutto inadeguato a svolgere nuovi e ancora più importanti compiti. Che sono quelli non solo di essere sempre i veri ambasciatori (con la moda) del gusto italiano nel mondo, del Made in Italy più qualificato, ma di continuare a “opporsi” alla dilagante omogeneizzazione del prodotto auto ormai territorio del Marketing e dei Centri Stile interni dei vari costruttori.
Per questo è davvero consolante e più che mai condivisibile la dichiarazione di chiusura del convegno del presidente Fioravanti: “… facciano (i suddetti vari costruttori) quello che vogliono e che probabilmente devono. Noi carrozzieri continueremo sulla nostra strada indifferenti alle mode ed ai facili successi, convinti che in questi tempi di caduta dei valori e di perdita delle migliori tradizioni…solo la bellezza ci salverà”. Come Platone dixit.