Università di Bologna, trionfo con l’auto solare all’American Solar Challenge
Importantissimo e lusinghiero risultato per il Team Onda Solare dell’Università di Bologna che si è conquistato il primo posto nella competizione internazionale riservata ai veicoli ad alimentazione solare sviluppati dalle università di tutto il mondo.
Quello bolognese era il solo team europeo in gara e ha vinto dopo un percorso di 2.700 km nella Regione delle Montagne Rocciose dal Nebraska all’Oregon. Il trionfo è stato sottolineato da due altri premi ufficiali: per la miglior meccanica e uso dei compositi e per il miglior progetto della batteria.
Riconoscimenti che confermano l’importante ruolo che l’Università di Bologna ricopre nel settore dell’Automotive e le conseguenti importanti possibili ricadute in campo industriale.
L’originalità del veicolo sviluppato dalla squadra di Onda Solare - battezzato Emilia 4 - sta nel suo aspetto simile a quello di un’auto tradizionale ma che per muoversi non consuma più energia di un asciugacapelli. I due motori elettrici posizionati dietro le ruote sono alimentati da cinque metri quadrati di pannelli solari collegati a batterie di litio di ultima generazione. Emilia 4 ha gareggiato nella categoria Cruiser Multi Occupant Vehicle riservata ai veicoli con piùdi una persona a bordo, 4 nel caso specifico come dice il numero nel nome. A valorizzare ulteriormente la prestazione c’è da segnalare che l’auto dell’Università di Bologna ha coperto il percorso in dieci giorni utilizzando unicamente l’energia solare senza mai collegarsi alla rete elettrica nonostante la pioggia e la nebbia abbiano creato non pochi problemi. Gli altri veicoli hanno invece dovuto ricorrere al traino su carrello per almeno un tratto del tracciato.
Il progetto di Emilia 4 è stato finanziato dalla regione Emilia-Romagna con fondi europei, con il coinvolgimento di CIRI Meccanica Avanzata e Materiali e CIRI Aeronautica e il sostegno di altre Aziende e centri di ricerca tra cui il Centro di Super Calcolo del Cineca e Scm Group. Il progetto ha richiesto due anni di lavoro e coinvolto circa 60 persone. Meno di un anno ha invece richiesto la costruzione di Emilia 4.