Vita nuova per l’ALFA ROMEO?

Per la Casa del Biscione si ipotizza un futuro in piena autonomia.

29 Apr 2014 motorpad.it
Vita nuova per l’ALFA ROMEO?

Le voci di un possibile e addirittura imminente scorporo di Alfa Romeo dal Gruppo Fiat-Chrysler messe in circolo da Automotive News Europe hanno sicuramente una logica nell’ambito della strategia di rilancio del marchio che sta per ripartire alla (ri)conquista dell’America e, non avendo al momento provocato alcuna smentita (il classico “no comment” è stata la sola dichiarazione rilasciata), appare sempre più probabile che non solo siano concrete, ma che potrebbero trovare conferma ufficiale tra pochi giorni, a quell’appuntamento importante dell’Investor Day in calendario il 6 maggio.

E’ in questa occasione che Marchionne farà le attese ed importanti dichiarazioni relativamente all’andamento del primo trimestre dell’anno e soprattutto al nuovo piano industriale del Gruppo.

Alfa Romeo potrebbe dunque ripartire come marchio autonomo come entità legale e bilancio proprio e questo a conferma anche della “mission” che alla marca del Biscione viene assegnata, insieme a Maserati e Abarth, di riposizionarsi cioè quale produttore mondiale di vetture Premium ad alto contenuto tecnico,  prestazionale e di immagine.

Per la guida della nuova Società la soluzione sarebbe già “in casa” nella persona di Harald Wester che, appunto, è già alla testa dei marchi del Tridente e dello Scorpione.

Le indiscrezioni si spingono fino ad ipotizzare per Alfa un piano di sei nuovi modelli (in parte già in programma) tra cui la berlina media Giulia e un SUV compatto da assemblare a Cassino, una berlina di prestigio e un SUV di maggior dimensioni da produrre a Mirafiori e, nell’irrinunciabile spirito e tradizione Alfa, un coupé e uno spider/roadster anche questi da costruire in Italia; ricordiamo che lo spider doveva essere sviluppato con Mazda ma ora si parla di Abarth. Meglio così.

Pochi giorni d’attesa e tutto sarà più chiaro e, in particolare, si dovrebbero conoscere gli importanti investimenti che un piano del genere richiede.

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