VOLKSWAGEN BEETLE
Parliamo, come si è ben capito, del nuovo “Maggiolino” che noi continuiamo a chiamare così anche se il suo nome ufficiale è Beetle perché l’abitudine, o meglio la nostalgia, è troppo forte e che rinasce per mano di Walter de Silva. Dobbiamo subito riconoscere che l’italianissimo capo dello stile del Gruppo Volkwagen ha una volta di più colpito nel segno perché ha perfettamente interpretato lo spirito e, in particolare, gli stilemi distintivi dello storico modello reinterpretandoli in chiave moderna. Ha fatto, in sostanza, non solo un’operazione tecnico-commerciale, ma anche culturale.
Perfettamente riconoscibile e inconfondibile il Maggiolino, ….scusate il Beetle che rinasce si adegua però ai tempi cominciando con il diventare più vivibile e confortevole. Guadagna quindi misure più generose: 4,23 mt in lunghezza, 1,81 in larghezza 1,49 in altezza, con 310 dmc utili di bagagliaio. L’aerodinamica si fa anche più affinata, tanto che compare anche un piccolo spoiler posteriore.
Molti sono i richiami al passato in certi particolari della carrozzeria e dettagli come il muso spiovente con i fari circolari (con cornice a LED per le luci diurne), il vano portaoggetti con sportellino e il volante con le razze verniciate. Viene proposto in tre i livelli di allestimento: Beetle, Design e Sport e tra i principali equipaggiamenti figurano i fari bixeno, le ruote anche da 19 pollici, il tetto panoramico, l’impianto audio e il navigatore.
Non è certo nel Gruppo Volkwagen che si hanno problemi di motori e quelli del nuovo maggiolino … pardon Beetle, sono più che collauda, tutti sovralimentati, e anche abbinabili al cambio DSG a doppia frizione. Tre sono a benzina, 1.200 cc da 105 CV, 1.400 cc da 160 CV e 2.000 cc da 200 CV e due diesel TDI, 1.600 cc da 105 CV e 2.000 cc da 140 CV.
Non resta che attendere la commercializzazione in Europa è fissata a inizio autunno. Prima sbarcherà in America.