Hyundai Genesis
L'ammiraglia coreana cerca spazio tra le vetture premium.
Un tentativo velleitario che ogni tanto ritorna da parte dei costruttori orientali, che devono però affrontare la difficoltà di scalzare le attuali gerarchie ben consolidate di brand che negli anni hanno costruito la propria immagine su queste vetture. Per cercare di guadagnare qualche posizione la seconda generazione del modello, che ricordiamo è di grande successo sul mercato nord-americano, viene commercializzata in Europa in serie limitata in un'unica versione con tutti gli optional e i dispositivi di assistenza alla guida compresi nel prezzo.
Nelle dotazioni di serie sono compresi i 9 airbag, la chiave “Smart Key” con pulsante d’accensione, l’Head-Up Display, la Frenata d’Emergenza Automatica (AEB), il Sistema di Mantenimento della Corsia (LKAS), il Controllo Avanzato di Trazione in Curva (ATCC) abbinato al Controllo Elettronico della Stabilità (ESC), il Blind Spot Detection (BSD) abbinato al Rear-Cross Traffic Alert (RCTA), lo Smart Cruise Control (SCC), lo Smart Parking Assist (SPA).
Monta un motore V6 di 3.8 lt ad iniezione diretta da 315 CV Euro5, abbinato a una trasmissione automatica a 8 rapporti e alla trazione integrale. Non è presente un diesel, cosa che limiterà sicuramente le vendite vista la composizione di questo segmento che richiede in tutta Europa, quasi esclusivamente auto a gasolio. Le sospensioni sono di tipo Multi-link con barra stabilizzatrice con l’assetto che può essere impostato dal guidatore agendo sul Drive Mode Select.
Gli interni sono pensati per il massimo confort con sellerie in pelle nappa con inserti in legno, schermo da 9,2 pollici per l’infointrattenimento, impianto audio con 17 altoparlanti. Una novità assoluta a livello mondiale è la presenza del sensore di CO2 nell’abitacolo, che aiuta ad evitare gli attacchi di sonnolenza.
La Genesis nasce per il mercato coreano dove viene prodotta ad Usan (Corea del Sud) e successivamente distribuita anche in quello statunitense e cinese. Il suo progetto ha richiesto un investimento di 500 miliardi di Won (342 milioni di euro) dilazionato in quattro anni.