Fiat 500 e Panda. In mostra al Triennale Design Museum
Non poteva, un’istituzione cittadina milanese come Triennale Design Museum dimenticarsi, nella Milano Design Week, di due auto italiane come la Fiat 500 e la Panda che qualcosa di assolutamente nuovo hanno espresso (e continuano ad esprimere) al loro apparire nel mondo dell’auto e del design. Semmai viene da rammaricarsi per il fatto che in questa celebrazione manchi un’Alfa Romeo, niente di più milanese in una mostra milanese che si occupi di stile. Poco male, a tener vivo i fasti del Biscione pensa comunque con successo il bel museo di Arese.
Tornando alle due Fiat si ritrovano insieme fino al 20 gennaio 2019 al La Triennale con una moltitudine di opere e storie che nel design hanno lasciato segni indelebili in molti settori della storia industriale e nella vita di intere generazioni.
La Fiat 500 in questione è la versione “N” del 1958 che raccoglie tutti gli aggiornamenti della progenitrice del 1957 e che non si stanca, ancora oggi, di suscitare ricordi, emozioni e simpatia quando la si incontra, vispa più che mai, ai raduni d’epoca e, spesso, ancora sulla strada.
Tale è la sua riconosciuta carica vitale che già lo scorso anno si era guadagnato un posto al Museo d’Arte Moderna - il celebre Mo-Ma - di New York.
L’ha “inventata” il Grande Dante Giacosa, geniale progettista incaricato da Fiat di mettere in strada un modello in grado di sostituire l’indimenticabile Topolino, ma con qualcosa di mai visto prima e con tutti gli sviluppi tecnici che in una city car non si erano ancora trovati riuniti. E cioè: carrozzeria autoportante, 4 ruote indipendenti, motore posteriore raffreddato ad aria.
Costava 490.000 lire, come dire e fa un po’ impressione, circa 250 euro di oggi. Questo ne definisce la sua vocazione popolare di modello da prima motorizzazione, ma il suo cammino nelle diverse generazioni che si sono succedute fino a portarla - oggi - alla dignità ed al peso di un vero e proprio brand autonomo, l’hanno ormai portata ad farsi carico di vocazioni, ambizioni e interpretazioni di ben altro valore sociale e significanti.
Una vitalità che alla 500 ha fatto guadagnare il meritato titolo di “forever young” allo scadere, lo scorso anno, dei 70 anni di più che onorata carriera.
Un percorso pressoché analogo fatto dalla Panda concettualmente e stilisticamente creata da Giorgetto Giugiaro “stilista del secolo”. I numeri, che non mentono mai quando testimoniano un successo planetario, ricordano che dal debutto al Salone di Ginevra del 1980, e con le quattro generazioni che si sono succedute, sono 7,5 milioni le unità prodotte.
Anche Panda ha detto cose nuove in materia di design, organizzazione dello spazio interno e primati tecnologici come il primo motore diesel e le quattro ruote motrici su una city car ….e la storia continua.
La nuova 500, invece, ha preso parte direttamente al Fuorisalone nella serie speciale 500 Collezione, in una splendida ed esclusiva livrea bicolore che celebra proprio lo stile e il design senza tempo della piccola Fiat.