Le auto di James Bond

Una storia lunga 50 anni e 23 film quella di James Bond, l’agente segreto più famoso al mondo.

02 Nov 2012 motorpad.it
Le auto di James Bond
Una storia lunga 50 anni e 23 film quella di James Bond, l’agente segreto più famoso al mondo. Non vogliamo ricordare le gesta di 007 (double O-seven in inglese) o le varie bond girl ma, visto che siamo appassionati di auto, vediamo quelle che hanno avuto un ruolo di co-protagoniste e che sono rimaste ben impresse al pubblico.
 
Tutto inizia nel 1962 quando Sean Connery nel primo film della serie “Licenza di Uccidere (dr. No il titolo originale) si mette alla guida di una spider poco conosciuta da noi, la Sunbeam Alpine. Sicuramente non è una delle auto più ricordate, ma la scena di Ursula Andress che esce dall’acqua in bikini bianco la ricordiamo tutti…
Un anno dopo esce il secondo episodio “Dalla Russia con Amore” e anche se siamo in piena guerra fredda sempre Sean Connery si mette alla guida di una Bentley Mark IV 4.5 litre.
 
Bisogna aspettare il terzo film “Goldfinger” per vedere quella che diventerà a tutti gli effetti la vera icona di 007, la Aston Martin DB5 opportunamente modificata con gadget e sistemi di sicurezza e attacco dall’immancabile Mr.Q. La storia racconta che la Aston Martin non contenta della pubblicità che avrebbe avuto e non concesse le due vetture richieste dalla produzione che dovette andare in concessionaria a comprarle. Il prezzo allora era di circa 4.500 sterline a cui se ne dovettero aggiungere altre 21.000 per le trasformazioni. Davvero altri tempi.
Il successo della DB5 continua anche in “Thunderball” del 1965 e da allora il binomio si ripete anche in Goldeneye del 1995 con Pierce Brosnan, in un piccolo cameo in Quantum of Solace del 2008 con alla guida Daniel Craig e nell’ultimo Skyfall.
 
In questo periodo c’è anche spazio per la nascente industria automobilistica giapponese con la Toyota che in “Si vive solo due volte” mette a disposizione una 2000 GT in versione spider, creata appositamente per far entrare nell’abitacolo Connery.
Delle varie interpretazioni di Roger Moore, il terzo attore ad interpretare James Bond, quella più originale è sicuramente la Lotus Esprit S1 usata in “La spia che mi amava”. Indimenticabile la scena con a bordo Barbara Bach quando si tuffa nelle acque della Sardegna e dopo aver navigato come un sottomarino esce sulla spiaggia in mezzo ai turisti. Stessa marca ma modello aggiornato, in questo caso la Turbo, per “Solo per i tuoi occhi”.
Sempre con Moore/007 c’è da ricordare la prima evoluzione studiata al computer. Accade in “L’uomo dalla pistola d’oro” con una AMC Hornet che attraversa un canale ruotando su sé stessa.
 
Ormai James Bond è un marchio mondiale e le grandi case automobilistiche fanno a gara per essere presenti nella pellicola. BMW anticipa i lancio al pubblico della Z3 Roadster in Goldeneye, della 750iL in “Il domani non muore mai” e della Z8 in “Il mondo non basta”.
Si apre subito dopo l’era Ford che piazza una serie di vetture dei vari marchi del gruppo. Si inizia con quelle dell’allora Premier Group che comprendeva Jaguar, Volvo e Aston Martin e poi da sola.
 
Si arriva così agli ultimi tre episodi quelli che vedono l’ingresso di Daniel Craig. Non si può dire che tratti bene le auto visto come riduce le Aston Martin DBS nei vari inseguimenti alcuni davvero spettacolari girati sulle strade italiane (Quantum of Solace) anch se i riferimenti geografici è meglio non prenderli in considerazione.
L’ultima avventura, Skyfall, lo vede alla guida della sempre fedele DB5 e della inossidabile Land Rover Defender 110 doppia cabina Pick-up. Non sono sole visto che il gruppo mette in visione anche la Jaguar XJ e la Range Rover Evoque.
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