Le Repubbliche Baltiche, tra passato e presente
Un viaggio di oltre cinquemila chilometri alla scoperta di Lituania, Lettonia ed Estonia, un tempo parte dell’impero sovietico ed oggi, lasciati alle spalle i periodi bui delle dominazioni naziste e comuniste, membri effettivi dell’Unione Europea, tra le bellezze naturali sorprendenti e le atmosfere magiche delle loro capitali.
Le atmosfere un po’ pesanti del passato non ci sono più, anche se accanto ai pregevoli edifici medioevali di Tallinn, barocchi di Vilnius e art nuveau di Riga non mancano le testimonianze delle tipiche architetture staliniste, a ricordo di quello che fu probabilmente il periodo più drammatico per questi paesi. Arrivare fin qui non è certo breve e ciò richiede un mezzo adeguato, soprattutto se l’equipaggio è composto da sei persone, oltre a bagagli e attrezzatura fotografica. Niente di meglio che affidarsi al nuovo Tourneo Custom, in grado di offrire un viaggio in prima classe per un massimo di nove occupanti, avvolti in un ambiente premium ed elegante. La cabina, ora più spaziosa, si arricchisce nella parte posteriore di sedili - unici nel segmento di riferimento - con sedute individuali che possono essere organizzate in modalità conferenza. La nostra versione è la più grande del Tourneo ed è stata completamente ridisegnata per offrire un nuovo livello di raffinatezza e qualità. Grazie all’uso di materiali pregiati, al miglioramento del comfort e alla silenziosità più elevata, oltre alla ricca dotazione di tecnologie, già implementate sulle auto Ford, come l’Intelligent Speed Limiter e il sistema di connettività e comandi vocali Ford SYNC 3.
La prima meta che raggiungiamo, passando per Praga, Cracovia e Varsavia, è Vilnius, capitale della Lituania: una cavalcata di quasi 2.200 chilometri, per lo più percorsi su veloci tratti autostradali o su agevoli superstrade, anche se non sono mancate le interconnessioni su trafficate e sinuose strade statali, in particolare in Polonia.
Passata la frontiera nei pressi di Akmeniai, poco più di 160 chilometri di statale ci portano nella capitale del più vasto e popolato delle tre repubbliche, detta anche la Perla del Baltico, città di monasteri e chiese, fondata intorno al 1320 dal granduca Gediminias tra i fiumi Neris e Vilna, da cui il nome.
La città vecchia, patrimonio UNESCO dell’umanità, è certamente la parte più interessante città, a cominciare dalla piazza della cattedrale, eretta in forme neoclassiche a partire dal 1801, sottolineate dal portico esastilo decorato da statue dell’italiano Tommaso Righi, dove prima sorgeva il tempio del Dio Tuono.
Il nuovo Tourneo Custom si presenta con lo stesso design accattivante del frontale che rimanda allo stile delle ultime vetture Ford, equipaggiato di serie con luci diurne a LED e, nel nostro caso, con i fari Xenon HID. Il nuovo pannello strumenti ha un aspetto elegante, con superfici morbide e finiture cromate in nero lucido. Molta attenzione è stata data alla praticità necessaria per l’uso di tutti i giorni, grazie un aumento significativo degli spazi dedicati allo stivaggio interno, compresi due vani portaoggetti a scomparsa posizionati sul pannello strumenti superiore e al generoso vano portaoggetti con due supporti per bicchieri nella consolle centrale. Per offrire poi il massimo della versatilità nella configurazione e nell’utilizzo della zona passeggeri, le sei sedute individuali possono essere ripiegate in diverse configurazioni, o essere anche completamente rimosse, consentendo di creare spazi simili a quelli di una limousine, così da massimizzare il vano per i bagagli o soddisfare le diverse esigenze lavorative o personali.
A pochi passi dalla cattedrale, ecco la splendida facciata tardo gotica della chiesa di Sant’Anna, costruita in mattoni a cavallo dei secoli XV e XVI e che parzialmente nasconde la chiesa gotica dei Bernardini, eretta nel 1506 – 1513 a fianco del convento.
Sulla piazza più ampia e trafficata della città, animata a tutte le ore del giorno grazie ai molti negozi, bar e ristoranti, sorge il vecchio municipio, ex galleria d’arte e attualmente centro di informazioni turistiche.
A pochi passi, consigliata una sosta al ristorante Lokys, sulla stretta e caratteristica via Stikliu: una vera istituzione a Vilnius, ottimo per la selvaggina e riconoscibile a colpo d’occhio per l’orso di legno all’entrata.
Alla piazza del municipio ci si arriva per Pilies gatvé, una delle strade più antiche della città, dove si trova la Casa dei Firmatari: qui fu siglato nel 1918 il documento che riconosceva l’indipendenza della Lituania. Proseguendo troviamo anche sulla destra il portale barocco dal quale si accede alla chiesa uniate della Trinità.
A fianco dell’università sorge il Palazzo Presidenziale, già palazzo vescovile e rimaneggiato in stile neoclassico russo nel secolo XIX, che ospita il presidente della Lituania e la cancelleria. In questo palazzo soggiornò Napoleone durante l’avanzata verso Mosca e poco dopo, il suo avversario Kutuzof, quando fu ricacciato verso Parigi.
A pochi chilometri dal centro di Vilnius c’è poi un’altra chicca, imperdibile per chi non si è perso il Kolossal "Chernobyl" della HBO: infatti la città di Prypiat, tutte le riprese di bambini sovietici e di evacuazione sono state filmate nel distretto di Fabijoniškės. Esplorando l'architettura di questo quartiere grigio, si coglie perfettamente lo spirito dell'epoca sovietica.
Lasciamo Vilnius e ci dirigiamo verso Kaipéda, terza città della Lituania, l’antica Memel germanica, da dove prendiamo un veloce traghetto verso il parco nazionale della penisola di Curlandia, istituito per tutelare la laguna e le dune di sabbia che hanno incantato Thomas Mann, che qui trascorse le estati dal 1930 al ‘32, in una casa ora museo nel pittoresco villaggio di Nida, al confine con l’enclave russa di Kaliningrad.
Anche il miglioramento del comfort è un punto a favore di Tourneo Custom, grazie ai nuovi sedili con imbottitura perfezionata per un supporto ottimizzato, o alla riduzione della rumorosità resa possibile attraverso il sound reduction package. I passeggeri dei sedili posteriori hanno apprezzato anche il sistema di climatizzazione reso più efficace, ben 6 porte USB e un sistema audio a 10 diffusori. Il rivestimento degli interni è stato rinnovato, con particolare attenzione alla cura dei dettagli estetici all’interno della cabina.
Nida (Nidden secondo la denominazione tedesca) è il principale centro della penisola, assai frequentata dai turisti sin dai tempi della Prussia Orientale, con spiagge di sabbia candida raggiungibili facilmente attraverso le pinete. E se optate per una sosta gastronomica, non mancate di andare da Tik pas Jona, dove gustare senza fronzoli il famoso pesce affumicato della laguna, preparato davanti ai vostri occhi.
A sud, verso il confine russo distante solo tre chilometri, si trovano imponenti dune di sabbia, la più importante delle quali è la duna di Parnidis, che consente di ammirare l’imponente panorama circostante e dove passeggiò Jean-Paul Sartre, che insieme alla compagna Simone de Beauvoir ebbe nel 1965 un permesso speciale da Krusciov per raggiungere la località.
Lasciata Nida, solo 365 chilometri ci separano da Riga, capitale della Lettonia, passando per Liepaja, la terza città del Paese, oggi apprezzata località turistica sul mare e un tempo importante porto mercantile e militare al tempo dei sovietici.
Riga ci accoglie con la sua atmosfera occidentale di respiro internazionale, dopo anni di sovietizzazione; scelta da uomini d’affari e da grandi società come base operativa sul Baltico e caratterizzata dalla convivenza nazionalità diverse: germanica, lettone e russa, quest’ultima ancora in maggioranza. In ogni caso lo spirito anseatico si percepisce in modo netto: non a caso, nel Duomo, la messa viene celebrata anche in lingua tedesca.
Caratterizzata da architetture che vanno dal gotico al contemporaneo passando per alcune prove Liberty di grande fascino, Riga, tutelata dall’UNESCO, vanta alcuni monumenti assai interessanti, in particolare nella città vecchia, dove sorge il Duomo, l’edificio di culto più grande delle Repubbliche Baltiche (m. 87x43), costruito a partire dal 1211 per ordine del vescovo Alberto di Brema e caratterizzato dall’alta torre (m.90).
Vicino al Duomo si apre la piccola piazza Kalcu, sulla quale prospettano il municipio di Riga e il palazzo della Confraternita delle Teste Nere, costruita nel 1344 per i mercanti tedeschi celibi, rasa al suolo ne 1948 dai sovietici e ricostruita sui disegni originali nel 2001 in occasione dell’800° anniversario della fondazione di Riga.
Subito dietro sorge la chiesa di San Pietro, citata già fin dal 1209 e ricostruita nel 1406; autentico capolavoro tardo gotico con un’alta torre, gravemente danneggiata da un bombardamento nel 1941 e la cui ricostruzione fu completata solo nel 1973, oggi ospita un museo sui danni della II Guerra Mondiale.
Alle spalle della chiesa di San Pietro si apre un quartiere molto animato, ricco di ristoranti, birrerie e locali nei quali passare la serata, alcuni dei quali assai popolari tra i turisti e gli studenti italiani che frequentano i corsi universitari Erasmus a Riga, come Tevocis Rana, che serve una deliziosa cucina russa, o Felicità, per i nostalgici del vino e della cucina italiani.
Appena all’esterno della città vecchia, nella zona di via Alberta, sorgono diversi edifici interessanti, realizzati secondo i canoni Jugendstil con dettagli decorativi inaspettati e maschere affascinanti, molti dei quali progettati da Michail Osipovic Ejsenstejn, padre del più famoso Sergej, regista della celebre Corazzata Potemkin.
Alle spalle della stazione degli autobus, sorgono cinque vecchi hangar di Zeppelin tedeschi della Prima Guerra Mondiale, rimontati qui negli anni Trenta su una superficie di 80mila metri quadrati e oggi sede del mercato coperto di Riga, caratterizzato da generi alimentari locali, come pane e latticini, oltre a piccoli ristoranti tipici che servono specialità come i gustosissimi Pelmeni, sorta di ravioli ripieni di carne e verdure, che trovate da Pelman.
A 15 chilometri da Riga si trova Jurmala, il cui nome vuol semplicemente dire “spiaggia”, versione baltica e minore della Costa Azzurra, con sontuose ville in stile prussiano, che si estende per circa 30 chilometri, molto di moda negli anni Trenta e assai frequentata nel periodo sovietico dalla nomenklatura del partito comunista, oggi meta dei magnati russi e delle loro mogli ingioiellate. Dal punto di vista architetonico interessanti alcuni edifici modernisti, come la stazione, oltre ai sanatori di epoca sovietica, come la casa di cura Vaivari che sembra una nave da crociera arenata, messa in disarmo da Breznev, ma tuttora frequentata da pensionati.
Nei trasferimenti abbiamo modo di apprezzare i nuovi standard di Tourneo Custom in termini di connettività, intrattenimento e comunicazione grazie al SYNC 3, il sistema Ford che implementa comandi vocali in grado di riconoscere forme ancora più semplici e naturali del linguaggio, rispondendo a richieste come ‘Ho voglia di un caffè’, ‘Devo fare rifornimento’ o ‘Trova un parcheggio’, per individuare e raggiungere rapidamente ciò che serve nelle vicinanze, anche grazie al supporto per i sistemi Apple CarPlay™ e AndroidAuto™ per telefonare, effettuare ricerche sul Web, inviare e ricevere messaggi, ascoltare musica e ottenere indicazioni stradali in base al traffico, restando concentrati sulla guida.
È tempo di lasciare anche la Lettonia: poco più di trecento chilometri ci separano da Tallinn, capitale dell’Estonia. Poco dopo il confine, arriviamo a Parnu, la più importante stazione balneare e termale dell’Estonia, con un’atmosfera piuttosto tranquilla, caratterizzata dai suoi viali e piazze alberate.
Il centro storico è caratterizzato da numerosi edifici neoclassici, oltre a chiese e fortificazioni, come la Porta di Tallinn, posta ad un vertice dei bastioni svedesi a pianta stellare, che difendeva la strada principale che porta al molo e verso la capitale.
Nella zona pedonale di Parnu si incontra la statua de Johann Voldemar Jannsen, primo editore in lingua estone e autore dell’inno nazionale. A qualche isolato, interessante anche la vecchia stazione di posta, oggi l’apprezzato ristorante Trahter Postipoiss di specialità russe.
Tra le chicche che caratterizzano il nuovo Tourneo Custom spicca il limitatore intelligente di velocità (Intelligent Speed Limiter), che riduce automaticamente la velocità massima in base ai limiti vigenti, ricavati dalla segnaletica verticale tramite il sistema di riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition). A ciò si aggiunge il sistema di riconoscimento veicoli nella zona d’ombra (Blind Spot Information System), integrato al monitoraggio del traffico in arrivo (Cross Traffic Alert), che avvisa il guidatore, durante la retromarcia, della presenza di veicoli in avvicinamento, oltre al sistema di frenata automatica d’emergenza con assistenza pre-collisione e riconoscimento dei pedoni (Pre-Collision Assist with Pedestrian Detection), il monitoraggio della corsia di marcia (Lane Keeping Alert), la stabilizzazione antivento laterale (Side Wind Stabilisation) e il controllo adattivo della velocità di crociera (Adaptive Cruise Control).
Arrivati a Tallinn, siamo subito conquistati dalla sua atmosfera, a cavallo tra medioevo e contemporaneità. Un’antica cinta muraria punteggiata da bastioni e torri di guardia circonda il centro storico, tra le migliori conservate in Europa e questo ne fa una tra le maggiori attrazioni turistiche: per oltre 2 km si susseguono possenti mura alte quasi sedici metri e quarantasei torri (di queste alcune funzionavano come porte) visibili da ogni parte della città e dal mare, tanto che, nel Medioevo, era conosciuta come uno dei borghi più fortificati del Nord Europa.
La piazza del Municipio è il cuore pulsante della città, sempre animato da chioschi e bar che vi si affacciano, con i loro ombrelloni e tavolini.
Ovviamente non mancano le suggestioni culinarie, come da Vaneema Juures, in auge dagli anni Trenta, dove gustare la cucina della nonna, come dice il nome, secondo la tradizione estone.
Sulla collina di Toompea si apre Lossi plats, la piazza più importante di Tallinn, con la cattedrale ortodossa dedicata ad Alekander Nevski e monumento dell’impero zarista, oltre al palazzo rinascimentale commissionato dalla Zarina Caterina II e oggi sede del Parlamento.
Ma non c’è solo la Tallinn medioevale, racchiusa entro le mura. Andando verso il porto, troviamo altri edifici interessanti e quartieri recuperati, sede oggi di locali alternativi e negozi di moda. Come ad esempio la ex fortezza e prigione di Patarei o la Città Creativa di Telliskivi, un gruppo di dieci fabbriche abbandonate e oggi sede della cultura hipster, con bar che servono birra artigianale, studi di artisti e graffiti sui muri.
A pochi passi dalla prigione di Patarei sorge il Linnahall (City Hall), complesso sportivo situato presso il porto, appena alle spalle delle mura della città vecchia, completato nel 1980 per le Olimpiadi di Mosca e denominato allora Palazzo Lenin di Cultura e Sport, una grande struttura in cemento di stampo sovietico, oggi in rovina.
Prima di congedarci dalle Repubbliche Baltiche, una breve visita al paco Kadrioru, dove sorge il palazzo fatto costruire dallo zar Pietro il Grande per la moglie Caterina dal 1718 al 1725, anno della sua morte, su progetto dell’italiano Michetti, coadiuvato dal Gaspari e dal russo Zemcov. A poca distanza, la Peeter Esimese Majamuuseum, piccola casetta in legno abitata da Pietro il grande mentre sorvegliava la costruzione del palazzo.
Il Tourneo Custom ci ha accompagnato in questa maratona senza incertezze, grazie anche al suo propulsore da 170 cavalli, tutto sommato parco nei consumi e nelle emissioni di CO2 da 162 g/km, garantendo il 20% di coppia in più a bassi regimi e una maggiore brillantezza, merito anche della trasmissione automatica SelectShift a 6 rapporti, ancora più fluida e reattiva, e un sistema di sospensioni pneumatiche posteriori uniche nel segmento che permettono una guida più confortevole e un maggior controllo indipendentemente dalle diverse condizioni di carico. A questo si aggiunge il grande comfort garantito dall’allestimento Titanium che comprende rivestimento dei sedili in pelle, SYNC 3 con navigatore satellitare e telecamera posteriore, nonché i proiettori HID Xenon, di serie. Insomma, ogni ben di Dio, o quasi, per poco più di 50mila Euro, compresi gli optional contenuti sul nostro veicolo in prova: un prezzo tutto sommato ragionevole, sia in rapporto alle dotazioni, sia a confronto con la concorrenza più qualificata.