Mitsubishi compie 100 anni

Si chiamava allora Mitsubishi Shipbuilding & Engineering Co.(una divisone del Gruppo) e come dice il nome, costruiva tutt’altro, cioè imbarcazioni ma nel 1917 entrava, sia pure a piccoli passi, nel mondo dell’automobile.Dai cantieri navali di Kobe usciva infatti il primo prodotto di quella che doveva diventare Mitsubishi Motors: la Model A. Si trattava di un’auto piuttosto esclusiva destinata in pratica ai notabili del tempo che potevano salire nell’abitacolo, separato dal posto guida, anche con la tuba in testa. Si ispirava alla Fiat Zero.

La carrozzeria di tipo torpedo lunga 3,83 mt prevedeva 4 porte per sette posti ed era costruita interamente a mano. Ne furono prodotte solo 22 esemplari mossi da un motore quattro cilindri a trazione posteriore di 2.800 cc da 35 CV.
Sala sola auto costruita fino al 1921 e per i quarant’anni successivi Mitsubishi si occuperà solo di veicoli commerciali. Poi, nel 1960 entrò in scena la Mitsubishi 500.
La Model A fu poi ripresa con una replica del 1972 non fedelissima all’originale e ricostruita con pezzi d’epoca per essere destinata al Museo della Casa.

Una nuova Model A viene ora riproposta con una nuova replica che, oltre a testimoniare la sua lunga storia di Mitsubishi segna anche i progressi della tecnologia: sarà infatti mossa da un motore ibrido plug-in.

Nella classifica di anzianità dei grandi marchi dell’automobile giapponese Mitsubishi è preceduta da Nissan (1915) e seguita poi da Daihatsu (1930), Toyota (1936), Isuzu (1953), Subaru (fine ‘50), Mazda (1960), Suzuki (1961), Honda (1962).

Nello stesso anno di Mitsubishi nascono Yokohama e Nikon.