Un weekend in Laguna con l'Audi e-tron Sportback

20 Sep 2020 Mariano Da Ronch
Un weekend in Laguna con l'Audi e-tron Sportback

Inutile negarlo: le vetture elettriche, comunque la si pensi, destano interesse. E se si tratta di una vettura prodotta da una marca premium, come ad esempio Audi, ancora di più. Da queste semplici considerazioni e mossi da curiosità di toccare con mano come ci si comporta nella pratica con auto come queste, abbiamo pensato di organizzare una prova su strada di alcuni giorni, nella suggestiva cornice della laguna veneziana, quella ovviamente dove è consentito muoversi con le automobili, per quanto ecologiche e con propulsioni alternative.

La scelta è caduta su Audi e-tron Sportback, secondo modello della gamma Audi e-tron, che coniuga l’abitabilità e le performance di uno sport utility high-end all’eleganza di una coupé a quattro porte e all’efficienza di un’auto elettrica. In particolare, la nostra vettura era la versione 55 Quattro, dotata di due motori elettrici asincroni, uno in corrispondenza di ciascun assale, per 408 CV totali, batteria da 95 kWh, 446 km d’autonomia (a cui concorre il raffinato sistema di recupero, attivo sia in frenata sia nelle fasi di rilascio, durante le quali il conducente può impostare il recupero in base a tre livelli, selezionabili mediante i bilancieri al volante così da favorire il cosiddetto “one-pedal feeling”) e un bel 0-100 km/h in 5,7 secondi. In particolare, per quanto riguarda la ricarica, oltre a quella rapida a corrente continua (DC), le batterie possono essere ricaricate su colonnine AC: nella pratica, basta e avanza una notte per fare il pieno. Insomma, nel complesso, niente male. Le elevate performance in termini di trazione e dinamica di marcia sono assicurate da una nuova generazione quattro: la trazione integrale elettrica: questa regola permanentemente e in modo completamente variabile la ripartizione della coppia fra gli assali, con rapidità doppia rispetto a un sistema tradizionale. 

Abbandonata, subito dopo Venezia, l’autostrada che porta a Trieste e lasciato alla nostra destra l’aeroporto Marco Polo che si affaccia sulla laguna,  ci troviamo immersi in un ambiente naturale senza pari, dal 1987 Patrimonio dell’Umanità Unesco insieme alla città, tra vie d’acqua minute e piccole terre emerse coperte da una fitta vegetazione, dette barene (dal vocabolo veneto baro che indica un cespuglio o un ciuffo d'erba): terreni di forma tabulare tipici delle lagune, periodicamente sommersi dalle maree. Una rete di canali alle volte resi quasi invisibili dalla vegetazione che portano agli sbocchi sul mare, le cosiddette bocche di porto tra la penisola di Cavallino, l’isola del Lido di Venezia e Chioggia più a sud, da dove passa e rifluisce la marea. L’itinerario automobilistico in un certo senso circonda la laguna e consente di unire la visita.

Molteplici dettagli sottolineano la trazione a zero emissioni del SUV coupé dei quattro anelli. Il single frame corredato dei listelli verticali della calandra, pressoché integralmente chiuso, è di colore grigio platino, distintivo dei modelli e-tron. La sezione inferiore dei proiettori a LED Audi Matrix, a richiesta, è caratterizzata da quattro segmenti orizzontali che fungono da luci diurne e definiscono la firma luminosa dell’auto, con tanto di logo e-tron in corrispondenza degli sportellini per la ricarica, che in omaggio alla comodità, possono essere due, uno per ciascun lato della vettura. La variante S line edition, oggetto della prova, adotta protezioni sottoscocca in grigio selenite opaco, cerchi in lega da 20 pollici e sospensioni pneumatiche adattive dalla taratura specifica. Alle estremità del paraurti anteriore S, dal profilo più pronunciato rispetto allo standard, spiccano prese d’aria ancora più generose che migliorano la pulizia dei flussi e, prolungandosi sino alla base dei proiettori, contribuiscono a un look particolarmente dinamico, mentre nella zona posteriore, lo spoiler di serie e l’estrattore a tutta larghezza favoriscono l’aerodinamica. Grazie ad un passo di 2.928 millimetri, Audi e-tron Sportback garantisce una generosa abitabilità per cinque persone con i loro bagagli: la capacità di carico complessiva è davvero sorprendente e si attesta a 615 litri, 60 dei quali ubicati nel vano portaoggetti supplementare sotto il cofano anteriore, dove sono presenti gli attrezzi di bordo e il cavo di ricarica mobile. Nella zona frontale della vettura agisce la presa d’aria adattiva (SKE): fra il single frame e i radiatori è collocato un modulo con due feritoie che all’occorrenza vengono aperte o chiuse da piccoli motori elettrici, così che l’aria in ingresso fluisca senza turbolenze; una centralina gestisce l’azione dell’SKE per la massimizzazione dell’efficienza. Quando si procede a una velocità compresa fra 48 e 160 km/h, il sistema – se possibile – chiude entrambe le feritoie per migliorare il deflusso dell’aria; diversamente, qualora i componenti del gruppo propulsore o il condensatore del climatizzatore richiedano aria di raffreddamento, la centralina apre inizialmente la feritoia superiore e successivamente, se necessario, quella inferiore. Il sistema Adaptive air suspension, di serie sin dalla versione d’ingresso, forte della combinazione di molle pneumatiche e ammortizzatori regolabili, in funzione della velocità di marcia modifica l’assetto della vettura, riducendo la resistenza aerodinamica; il setup ribassato, attivo a velocità autostradali, è inferiore di 26 millimetri allo standard.

Lasciata la folla del Lido di Jesolo, proseguiamo nella direzione di Punta Sabbioni, da dove partono i vaporetti per Venezia e i traghetti per il Lido. L’acqua sulla quale si diramano piccole stradine è salmastra e delimita una miriade di piccole isolette dove sorgono da secoli le coltivazioni di ortaggi pregiati, orgoglio della Serenissima, come gli asparagi o i carciofi di Sant’Erasmo, presidio Slow Food, che arrivano sul mercato già da aprile in forma di germogli, detti castrature. Andando in direzione del piccolo borgo di Lio Piccolo, termine antico non più in uso che significa “lido piccolo” e che si raggiunge dal paese di Tre Porti, il paesaggio è punteggiato da serre e aziende agricole che si avvantaggiano di questi terreni particolarmente fertili sottratti alla laguna.

Appena al volante della nostra Audi, la prima cosa che letteralmente salta all’occhio è la mancanza degli specchietti retrovisori esterni tradizionali, sostituiti da telecamere inserite in appositi alloggiamenti di dimensioni contenute, in grado di regolare automaticamente la luminosità dell’immagine in base alle condizioni esterne e le cui immagini sono trasmesse da piccoli schermi OLED posti sulle portiere anteriori, appena sotto i finestrini; all’inizio forse qualche perplessità, ma basta farci l’occhio; si può disporre di tre visualizzazioni: per la guida in autostrada, per le operazioni di svolta e per il parcheggio. All’interno, c’è davvero tutto quel che si può desiderare, con materiali e realizzazioni di prim’ordine, a cominciare dalla plancia: il display superiore gestisce l’infotainment, la telefonia, la navigazione (carina la presenza di Google earth, disponibile grazie alla SIM preinstallata), l’attivazione del timer per la ricarica e l’impostazione del livello di recupero dell’energia, mentre al display inferiore sono affidate l’immissione dei testi, le funzioni comfort e la climatizzazione. Il concept digitale dei comandi è completato dall’Audi virtual cockpit da 12,3 pollici, gestibile mediante il volante multifunzione. Neanche a dire, oltre ai comandi mediante i display touch, il conducente può attivare una serie di funzioni grazie al comando vocale che riconosce la voce naturale, in grado di comprendere ordini formulati liberamente o tramite le hot word “Hey Audi” e “Alexa”, l’assistente vocale di Amazon. L’adozione della piattaforma d’infotainment MIB 3 ha riflessi positivi sul pianificatore degli itinerari e-tron trip planner, che consente di verificare istantaneamente, sia mediante l’app sia attraverso l’MMI, quante ricariche siano necessarie per raggiungere una determinata destinazione, aggiornando costantemente la situazione sulla base del traffico e dello stile di guida. È possibile individuare tutte le colonnine nelle vicinanze e, nel caso delle stazioni connesse d’ultima generazione, apprendere informazioni in merito alla disponibilità, alla potenza e alle modalità di pagamento. 

Tra i canali della laguna, in particolari condizioni, emergono anche porzioni dei fondali più bassi detti velme, oltre a un gran numero di isole, abitate o deserte, unificate da Venezia tra il XIII e il XVIII secolo, rendendolo un arcipelago funzionale non solo per l’agricoltura e la pesca, ma anche per le strutture sanitarie pericolose come i lazzaretti posti lontano dal centro, le attività potenzialmente pericolose come le vetrerie spostate a Murano, l’insediamento di ordini religiosi come San Francesco del Deserto o le opere di difesa.

E per continuare nel salto verso il futuro, la tecnologia principale inclusa nel Pacchetto assistenza Tour offre assistenza alla guida adattiva, in grado di regolare le dinamiche longitudinali e trasversali dell’auto nell’intero range di velocità. In abbinamento al predictive efficiency assistant, Audi e-tron Sportback decelera e accelera in modo predittivo e, analizzando il traffico circostante e l’andamento del percorso grazie ai sensori radar, alle immagini delle telecamere, ai dati della navigazione e alle informazioni Car-to-X, adatta l’andatura prima delle curve, durante le svolte e nelle rotatorie, adottando uno stile di guida adeguato al programma di marcia selezionato, da efficiente a sportivo, e sfruttando le possibilità offerte dal recupero di energia. Il comportamento su strada è armonizzato ai differenti tipi di terreno grazie al controllo della dinamica di marcia Audi drive select, di serie, attraverso sette profili (auto, comfort, dynamic, efficiency, individual, allroad e offroad). A seconda del programma selezionato, la vettura privilegia il comfort, l’efficienza o la sportività, armonizzando la taratura delle sospensioni pneumatiche adattive, sempre di serie, variando, in funzione della velocità e dello stile al volante, l’altezza da terra di Audi e-tron Sportback fino a un massimo di 76 mm.

Ovviamente tutto questo ben di Dio ha un prezzo che parte da 95.850 euro. Ma se si vuole tutto, o quasi, pescando dal lungo elenco di opzioni come nel caso della vettura in prova, è facile superare i 140mila euro.

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