Maserati Ghibli Hybrid
La Maserati Ghibli Hybrid apre un nuovo capitolo del marchio modenese e inaugura l’era dell’elettrificazione. Per questa tecnologia viene scelto uno dei modelli di maggior successo del tridente, che dalla presentazione del 2013 è stata prodotta in oltre 100.000 unità, e presenta un motore Mild Hybrid che ha come obiettivo quello di aggiungere prestazioni e ridurre i consumi.
Porta al debutto un 4 cilindri a benzina di 2 litri di derivazione FCA che è stato completamente rivisto per adeguarlo alle caratteristiche di una Maserati e sviluppa 330 cavalli di potenza con 450 nm di coppia disponibile già a 1500 giri. In questo modo si raggiungono i 255 km/h di velocità massima con lo scatto da 0-100 in 5,7”.
In pratica, secondo i tecnici Maserati, si ha la fluidità e l’accelerazione del benzina da 350 CV unita alla coppia ai bassi regimi di un diesel. Va aggiunto, inoltre, il risparmio in termini di consumi nell’ordine del 20%, con le emissioni di CO2 che si riducono di più del 25% rispetto al benzina, scendendo praticamente allo stesso livello del diesel secondo i dati WLTP. Questi sono compresi tra gli 8,5-9,6 lt/100km nel ciclo combinato con 192-216 gr/km di CO2 (in corso di omologazione).
Il sistema Mild Hybrid a 48 volt è costituito da quattro elementi, il BSG, la batteria, l’eBooster e il convertitore DC/DC. Il BSG (Belt Starter Generator) ha la funzione di alternatore e recupera l’energia in frenata e decelerazione caricando la batteria posta nel baule che a sua volta serve per alimentare l’eBooster di cui è dotato il motore. Lo scopo della presenza di un compressore elettrico sulla vettura è quello di supportare il turbocompressore classico, lavorando in serie con lo stesso, per migliorare l’erogazione ai bassi regimi. Per realizzare la prima vettura ibrida sono stati utilizzati componenti e tecnologie Bosch per l’ibridizzazione a 48 V.
Il 4 cilindri ibrido è più leggero del V6 e rispetto alle versioni diesel si è abbassato il peso di circa 80 kg ottenendo una ripartizione dei pesi ottimale, visto il posizionamento della parte elettrica nella vano posteriore.
Anche per la sicurezza ha collaborato attivamente Bosch che ha sviluppato, per l’intera gamma MY21, le funzionalità ADAS e che l’Active Driving rende possibile una guida parzialmente autonoma (livello SAE 2) sia in rettilineo sia in curva. Questo sistema combina le tecnologie adaptive cruise control e lane centering, regolando velocità, accelerazione, frenata e sterzo del veicolo e funziona grazie all’azione coordinata del sensore radar a lungo raggio, del controllo elettronico della stabilità (ESP) e dello sterzo elettrico (EPS).
Fin qui la parte tecnica ma con la Ghibli Hybrid arrivano novità anche per la carrozzeria con dettagli di colore blu, tinta simbolo delle alimentazioni più ecologiche, in evidenza sulle tre prese d’aria del frontale dove è stata ristilizzata la calandra. Blu sono anche le pinze dei freni Brembo.
L’aggiornamento prosegue con il sistema multimediale per avere l’auto sempre connessa e collegata e debutta l’Intelligent Assistant con contributi digitali Android. Tutto viene gestito dallo schermo HD da 10,1” e anche il quadro strumento presenta una grafica più moderna e intuitiva.
La Ghibli verrà prodotta al 100% in Italia negli stabilimenti di Grugliasco e sarà commercializzata ad ottobre in due allestimenti GranSport e GranLusso, quest’ultimo realizzato in collaborazione con la maison di moda Ermenegildo Zegna.
Il percorso dell’elettrificazione coinvolgerà tutti i modelli Maserati e nel 2021 vedremo le prime auto elettriche del brand, la GranTurismo e la GranCabrio.