La Chrysler 200 al Salone di Detroit
La nuova Chrysler 200 esempio della collaborazione con Fiat, ma non avrà il marchio Lancia.
Non arriverà in Europa e quindi nemmeno in Italia pur avendo un “debito” con il nostro Paese. E’ la nuova Chrysler 200 esempio pratico di quello scambio di tecnologie (quindi di contenimento dei costi) che sta alla base della ‘integrazione tra Fiat e Chrysler. Nasce infatti, il nuovo modello che si è messo in mostra a Detroit nella nuova e più dinamica veste estetica, sulla piattaforma “C-Wide” dell’Alfa Romeo Giulietta opportunamente adattata; una buona base anche per conquistare una guidabilità più decisamente sportiva.
E non finiscono qui gli scambi culturali, perché sotto il cofano trova posto il motore 2.400 cc con tecnologia MultiAir2, altra “cosa nostra”, da 184 CV. Gli si affianca l’americanissimo Pentastar V6 3.600 cc da 295 CV che può scollegare elettronicamente l’assale posteriore per ridurre consumi e attriti. Ad una guidabilità più europea portano il loro contributo le sospensioni anteriori McPherson e altri affinamenti. Il cambio è automatico a 9 rapporti (prima erano 6) con comando rotante sulla console centrale e dalle palette al volante con molte possibilità di scegliere il tipo di cambiata secondo le scelte del guidatore.
La Chrysler 200 si segnala anche per la presenza di oltre 60 di sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza e per un prezzo d’attacco di 21.700 dollari che, tradotti in euro ci si comprerebbe a fatica una city car.