Al Salone di Detroit la sportività secondo Toyota
La FT-1 Sports Concept di Toyota ha portato direttamente al Salone di Detroit la sfida alle supercar americane come la Mustang da 426 CV e la Corvette da 600 CV.
Lo fa partendo da una linea di rara e aggressiva personalità fatta di un sapiente mix di linee sinuose e tagli vivi e decisi che animano un vano che lascia ammirare il motore a vista, un frontale che, capitasse mai di vederlo dallo specchietto retrovisore della macchina su cui state viaggiando, induce immediatamente di farsi da parte. Un istante dopo vedreste una parte posteriore non meno minacciosa con spoiler aerodinamico ad estrazione automatica in funzione della velocità, estrattori in carbonio (come altre parti della macchina), doppio scarico e larghe carreggiate scomparire in amen all’orizzonte. Resterebbe, forse, solo il tempo per un colpo d’occhio al tetto ondulato a doppia cupola, giusto per segnalare i soli due posti ammessi.
In Toyota parlano, giustamente, della più eccitante e provocante vettura mai sviluppata dalla Casa, erede di una tradizione che comprende la Celica, la Lexus SC400, la Supra e, in particolare, la Lexus LF-Concept.
Un discorso tecnico-stilistico che prosegue coerentemente nell’allestimento interno dove il minimo che possa capitare è di sentirsi realmente “pilota” di qualcosa di assolutamente esclusivo partendo dal posto di guida, dalla plancia, dalla pedaliera in alluminio e dal volante multifunzione che poco o niente ha da invidiare alle auto da competizione.
Non si ferma però a trasmette emozione questa FT-1. Rappresenta anche il manifesto per il nuovo linguaggio stilistico delle auto ad alte prestazioni di Toyota, come dicono a Tokyo, “un nuovo capitolo del Global Design Toyota”. Giusto indicare il responsabile di questo programma: Alex Shen capo del Calty Design Research Studio.