CITROËN TUBIK
Non c’è da stupirsi, e non da oggi, se da Citroën arrivano proposte innovative quanto mai relativamente a nuove tipologie di veicoli e a Francoforte la Casa dello Chevron affronta, da una di quelle angolazioni assolutamente originali che le sono conn
La soluzione potrebbe essere la concept Tubik, una monovolume capace di accogliere a bordo fino a nove persone che si impone all’attenzione per la sua forma quasi da veicolo commerciale o addirittura “militare”. Se avesse la carrozzeria in “tole ondulèe” richiamerebbe in modo ancora più chiaro una storica icona del marchio, l’indimenticata “panier à salade”, rimasta in produzione dal 1947 al 1982 e nota con il nome ufficiale di Type H o TUB da cui, con tutta evidenza, la radice del nome Tubik.
La nostalgia delle forme, evolute in chiave ultramoderne, riguarda il disegno complessivo squadrato, ma attentissimo all’aerodinamica, e il cortissimo sbalzo anteriore del motore che sporge dal frontale come il “nasone” del modello d’antan. La modernità del progetto procede con l’adozione della tecnologia ibrida turbodiesel HYbrid4 del Gruppo PSA e costituita da un motore turbodiesel common rail a iniezione diretta collegato alle ruote anteriori e da uno elettrico al retrotreno.
Lunga 4,80 metri, larga 2,08 e alta 2,05 e con ruote da 22 pollici a bassa resistenza al rotolamento la Tubik presenta una porta per il guidatore sul lato sinistro che ruota verso l'alto mentre i passeggeri utilizzano una vasta apertura sul lato destro incernierata in alto.
Il posto di guida, chiamato Cyclotron, comprende il sedile, la pedaliera, il volante e la strumentazione in una struttura dal profilo semicircolare e riconosce il pilota per via digitale. Le informazioni utili alla guida vengono proiettate sul parabrezza e su un piccolo display al centro del volante.
I sedili, ognuno indipendente dall'altro, sono disposti su tre file e possono essere riposizionati secondo le esigenze, anche a salotto con quello del passeggero di sinistra che ruota all’indietro, lo schienale della fila di centro che si piega a piattaforma attrezzata e la terza con i tre posti residui.