Aston Martin Valkyrie, direttamente dalla F1
Direttamente dalla Formula 1 Aston Martin Valkyrie.
Era comparsa lo scorso anno a luglio in occasione del Gran Premio di F1 d’Australia con la sigla AM RB-001, scelta fatta in omaggio alla Red Bull Advanced Technologies che, dalla Formula 1, aveva trasferito nel programma di sviluppo di questa ipersportiva tutto quello che si poteva trasferire. Anche altri partner specializzati in diversi campo hanno partecipato all’iniziativa come Bosch per l’elettronica, Multimatic per le fibre id carbonio, Cosworth per il motore e Rimac per la parte ibrida e Ginevra ha tenuto a battesimo il nome ufficiale e decisamente minaccioso: Valkyrie.
Quello che è dato di sapere di questo “mostro” di potenza e di carica emotiva è che dovrebbe esse prodotto in massimo 150 esemplari di cui 25 omologati per l’uso in pista in quando dotati di tecnologie e dispositivi ancora più avanzate e specifiche.
La Valkyrie viene naturalmente assemblata nella factory di Gayon su una struttura in fibra di carbonio con il motore V12 aspirato di 6.500 cc da 1.000 CV circa di potenza. Chi avrà la possibilità di mettersela in garage, o meglio in collezione dato il prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 2 milioni di Euro, dovranno aspettare almeno fino al 2019. Un po’ di sofferenza per un “giocattolo” come questa Valkyrie è il minimo.