Ginevra e l'auto che verrà
Le concept più interessanti viste a Ginevra.
Le concept più fantasiose e tecnologiche viste a Ginevra e che ci aspettano in un futuro già alle porte. Ecco le proposte più interessanti.
PEUGEOT INSTINCT
L'aria è quella di una poderosa supercar sportiva dal vasto vano motore, dilagante frontale e robusta parte posteriore e non è evidente esibizione di muscoli. La propulsione è ibrida da 300 CV e sono due le modalità di guida: con il pilota o autonoma. In ogni caso c'è la dichiarata volontà di non privare del piacere di essere a bordo di un veicolo dalle spiccate qualità tecnologiche e alte prestazioni, lussuosamente allestito e dotato dei più avanzati sistemi di sicurezza e interconnessione e controllo.
Quando il pilota decide di affidarsi alla guida autonoma, pedaliera e volante scompaiono, non prima però Che l'altro abbia fatto sue tutte le abitudini e lo stile di guida del pilota e la Playlist dell'impianto audio con tutte le sue preferenze. Non solo, la Instinct scambia dati via Cloud con l'abitazione e i dispositivi high tech dallo smartphone allo smartwatch.
TOYOTA i-TRIL
È la soluzione elettrica e a guida autonoma che per Toyota potrebbe portare sollievo al traffico urbano entro il 2030. Progettato per andature relativamente lente e per dichiarazione esplicita per un target come quello delle donne con figli da scorrazzare in città per la scuola e le mille attività che li vedono impegnati, l'i-Tril, così si chiama la proposta Toyota, è un veicololetto tre posti, uno davanti e due dietro, dalla strana forma a freccia dall'ingombro ridotto a 2,80 mt per 1,46 di altezza come carreggiate di 1 m e 20 davanti e uno e 60 dietro. Le ruote e i parafanghi staccati dalla struttura consentono l'inclinazione fino a 25° come se fosse una motocicletta. Sterzo, acceleratore, frenata, tutto è gestito dalla tecnologia Drive-by-Wire. Un display Head-Up fornisce tutte le informazioni sullo stato del veicolo dotato anche di sistemi di attivazione vocale.
ITALDESIGN POP-UP
E' sicuramente la cosa più originale dato che trasforma l'automobile anche in un veicolo capace di volare, di alzarsi nell'aria per sottrarsi al traffico e ai suoi pericoli. Sia pure con il rischio di crearne di nuovi. Un mezzo del genere, sempre sognato, l'ha realizzato Italdesign e si chiama Pop-up. Il sistema consta di una capsula monoscocca lunga 2,60 mt capace di accogliere due persone che si integra con un modulo terrestre alimentato a batterie per disaccopirarsene quando serve e volare grazie a 4+4 rotori controrotanti. Lo stesso funzionamento di un drone.
Programmato il viaggio attraverso un App intuitiva il sistema propone in modo autonomo la soluzione sulla base delle informazioni immesse (tempistiche, traffico, costi, ecc). Con Italdesign ha sviluppato il progetto Airbus e Ford promette addirittura entro il 2021 un Van a guida autonoma per raggiungere luoghi e costruzioni (come grattacieli) altrimenti inaccessibili.
HONDA NEU-V
Già visto al CES di Las Vegas, il Neu -V di Honda ha fatto a Ginevra il suo debutto europeo. L'idea che ispira questa concept è quella secondo cui un'auto privata passa normalmente più del 90% del suo tempo parcheggiata. Ecco allora che la piccola Neu-V, biposto ad emissione zero e guida autonoma, si propone di monetizzare questi tempi morti. Come? Mettendoti a disposizione dei possibili clienti del proprietario impegnato a fare altro e raggiunti muovendosi autonomamente in città.
Allo stesso modo può vendere l'energia immagazzinata attraverso il sistema V 2 V (vehicle-to-vehicle) che mette i veicoli in contatto tra loro e con le strutture della città. Può anche fornire un monopattino elettrico per percorrere il famoso "ultimo miglio" verso la destinazione finale in città.
VOLKSWAGEN SEDRIC
Non tramonta, in Volkswagen, la nostalgia per il minibus “Bulli” e, nella nuova interpretazione, ovviamente si aggiorna nello stile restando fedele alla semplicità delle forme e si ripresenta in chiave moderna ad alimentazione elettrica. Dopo l’I.D. Buzz visto a Detroit, ora è la volta della Sedric, disegnata in forma squadrata con grandi porte scorrevoli contrapposte e carenatura completa delle ruote, si prende l’incarico di “fare tutto da solo” secondo i più avanzati criteri del Self Driving Car cominciando con il privarsi del volante e della pedaliera. Sfrutta anche sensori radar, telecamere e telecomandi per presentarsi autonomamente al punto di incontro e dirigersi poi, su comando vocale alla destinazione scelta. Quattro le persone accolte a bordo in un ambiente salottiero. Tutte tecnologie che apparterranno a tutti i marchi del Gruppo e sviluppate nei Centri attivi in Germania, California e Asia.
QUATTRORUOTE SCILLA
Quattroruote, Pininfarina e IED (Istituto Italiano del Design) hanno dato vita ad una cordata di grande pregio tutta italiana per dare vita alla Scilla una concept che parte dal principio della leggerezza delle forme in un’auto che, fedele a questa formula, si presenta come un velo poggiato su una struttura sottostante; questo anche come originale soluzione aerodinamica.
Straordinariamente bassa (solo 1,1 mt) su una lunghezza di 4,55 mt e una larghezza di 1,95 mt presenta un abitacolo biposto di ispirazione aeronautica con il volante che si impone come interfaccia uomo-macchina e con quattro motori elettrici brush-less (senza spazzole) inseriti nelle ruote. La Scilla nasce come progetto di tesi dal lavoro di 16 studenti coordinati da Alessandro Cipolli nel quadro del Master in Trasportation Design.
CITROEN C-AIRCROSS
Alla battaglia sui SUV che scenderanno in campo in tempi più o meno brevi partecipa naturalmente anche Citroen per la quale si pone anche il problema di sostituire la C3 Picasso. Se ne incarica la C-Aircross che nascerà sullo stesso pianale della 2008. I 4,15 mt di lunghezza pern1,74 di larghezza e 1,63 di altezza la collocano tra i SUV di segmento medio mentre i fari, gli airbump (ridisegnati) e lo stesso frontale la collegano direttamente alle soluzioni della C3 e della C4 Cactus. Le porte si aprono ad armedio. Innovativo il disegno della plancia che riprende il tema caro a Citroen del volante monorazza. La plancia presenta una strumentazione gestita dall’head-up display e uno schermo centrale da 12” per la gestione dei comandi. C’è anche la possibilità di ricarica dello smartphone per induzione.
Grande la disponibilità di spazio interno e la promessa di confort nei sedili con memoria di forma e zone di ascolto differenziate e la condivisione di contenuti multimediali.