Toyota Supra, l’attesa rinascita è al Salone di Ginevra
Rinasce a Ginevra, sia pure ancora in fase di concept, un’icona dell’auto sportiva giapponese: la Toyota Supra e poco importa, anzi, se in questo caso si tratta di un modello “ibrido” nel senso che fonde le esperienze sportive e le tecnologie di due colossi come Toyota e BMW. L’importanza del modello merita in minimo di ricostruzione storica che parte dalla produzione rimasta attiva dal 1979 al 2002, inizialmente come versione di lusso della Celica. Ha avuto una carriera sportiva anche come 3000 GT e si cimentò, senza successo, anche nelle 24 Ore di Le Mans come Supra GT1.
Adesso per quanto è dato a sapere dalle indiscrezioni più o meno attendibili che circolano da tempo e dalle notizie di fonte giapponese la Supra Concept di Ginevra nasce sulla piattaforma che BMW riserva alla nuova generazione, la quinta, della Z4 e prende concreti spunti dalla Concept FT-1 del 2014. Dal poco che si può intuire dal teaser rilasciato la ricerca di un’aerodinamica spinta servizio delle prestazioni è ben evidente dalla presenza di spoiler importanti dietro e davanti, di molte e ben disseminate prese d’aria ai quali inevitabilmente si aggiungeranno un assetto molto ribassato, minigonne e carreggiate larghe su ingombri totali di poso sotto i 4,40 mt in lunghezza, 1,85 in larghezza e 1,24 in altezza. Da guidare, dunque, molto affossati. Il tetto dovrebbe anche riproporre la caratteristica doppia gobba.
Per i motori si parla dei un 6 cilindri turbo BMW di 3.000 cc e 340 CV e 450 Nm di coppia con cambio automatico a 8 rapporti e trazione irrinunciabilmente posteriore. Si vocifera che Toyota potrebbe anche prevedere una soluzione ibrida coerente con la sua politica ambientale e produttiva. Vedremo.