Audi al CES di Las Vegas
Audi e la guida pilotata.
Niente più ci stupisce di quello che viene anticipato, o dimostrato a quell’autentico Salone dell’Auto del futuro (ormai prossimo) che è il CES di Las Vegas. Resta soltanto, l’attesa di quando e a quali costi industriali e sociali tutte le meraviglie mostrate, in fase di sviluppo più o meno avanzato, saranno realtà concrete su larga scala a disposizione di tutti. Quando, ad esempio l’Audi Q7 NVIDIA che conosciamo sarà il più possibile simile alla Q7 “deep learning (apprendimento profondo) concept” a guida autonoma che ha dato dimostrazione delle sue capacità al CES.
La sua più importante novità è quella di essere in grado di reagire con prontezza e in modo appropriato a tutti gli imprevisti che potrebbe incontrare sulla strada e questo con l’aiuto dell’avanzata unità di calcolo Drive PX2 di NVIDIA che mette in relazione quello che i sensori e le telecamere di bordo rilevano con i comportamenti del guidatore imparandone il comportamento nelle diverse situazioni che si presentano e questo in qualsiasi condizione di luce o meteo. Nello sviluppo di queste tecnologie NDIVIA collabora anche con Tesla e Volvo.
Anche l’Audi A8 è interessata a importanti novità relative alla guida semi-autonoma portandola ad un livello superiore grazie ad una modalità di ricerca multi approccio ed al più stretto contatto con l’industria elettronica informatica. La nuova generazione dell’ammiraglia A8 nascerà infatti sulla nuova piattaforma di infotainment MIB2+ che utilizza il processore NVIDIA Tegra K1 per i display ad alta risoluzione compreso quello del Virtual Cockpit di seconda generazione che fonde le informazioni che arrivano da internet con quelle di bordo.
Una evoluta unità centrale di controllo, la zFAS, metterà l’importante berlina in grado di muoversi con il completo controllo del traffico urbano fino ad una velocità di 60 km/h. in questo caso con Audi collabora l’Azienda specializzata israeliana Mobiley che già fornisce le telecamere per le Q7, A4 e A5.
Una riprova, se ce ne fosse bisogno, della sempre più stretta e indispensabilencooperazione tra i costruttori automobilisti con il loro tradizionale modo di sviluppare i nuovi modelli e le Aziende che operano nel settore dell’elettronica, dell’informatica e del calcolo avanzato.