HONDA, una presenza di grande spessore

27 Nov 2013 motorpad.it

Il primo orgoglioso collegamento con il passato sportivo della casa fa rivivere un’icona degli anni ’60, la piccola spider 360 Sport, che ora recupera questa tipologia di veicolo aperto con la nuova S660 Concept  che in questa veste altro non chiede che di passare in produzione e di non restare confinata sul mercato locale. Sarà pronta nel 2015 con la sua linea di sicura presa per la clientela giovane cui è destinata e disporrà di un motore centrale a trazione posteriore che in Giappone colloca il modello tra quelli a fiscalità favorita.

Un'altra stella della sportività Honda (allo sviluppo della prima serie del 1990 contribuì nientemeno che Ayrton Senna) è la nuova NSX che è ormai in veste definitiva. Lunga 4,33 mt, larga 1,90 e alta solo 1,16 colpisce per la linea aggressiva e dinamica e la connotazione da vera supercar viene dalla tecnologia imbarcata che prevede un motore V6 centrale con doppia frizione, coadiuvato dalla tecnologia Sport Hybrid che aggiunge due motori elettrici per una potenza complessiva attorno ai 500 CV.

Tra i modelli di larga diffusione si impone il nuovo SUV Vezel che in Giappone sarà già disponibile a fine anno anche con una variante ibrida e in seguito in Europa con un altro nome. Il disegno di carrozzeria non si nega la nota sportiva mentre all’interno è allestito con eleganza e qualità con ampia disponibilità di spazio. Il motore previsto è a benzina di 1.500 cc di nuova generazione a iniezione diretta per una guida brillante e consumi ridotti.

Nell’aspra concorrenza locale tra le monospazio compatte Honda si inserisce con la N-WGN che giunge alla quarta serie con una serie di varianti (N-BOX, N-BOX+, N-ONE) che assolvono ad ogni esigenza d’uso. I sedili posteriori scorrevoli e ripiegabili consentono infatti di modulare secondo necessità l’interno lasciato libero anche dal cambio innestato sulla plancia.

Honda partecipa infine con una proposta originale alla realizzazione di modelli per il trasporto singolo o al massimo per due persone da utilizzare nella circolazione urbana come commuter. La sua microcar si chiama MC-β (Micro Commuter-Beta) biposto elettrica che dichiara una velocità di oltre 70 km/h, gira in un raggio di 3,3 mt e offre un’autonomia di circa  80 km; i tempi di ricarica delle batterie agli ioni di litio richiedono meno di tre ore a 200 V o 7 ore a 100 V). In Europa potrà eventualmente essere classificata tra i quadricicli leggeri.

A Tokyo si è rivisto anche con piacere il robot-umanoide Asimo sempre più stupefacente (e in qualche modo inquietante) con i progressi che di volta in volta esibisce e che ha proposto perfino un giro di prova sull’utimo veicoletto per la mobilità singoli in spazi chiusi.

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