700 km con la PEUGEOT 508 RXH
L’ibrido diesel di Peugeot nella sua espressione più evoluta
Non si era ancora presentata l’occasione per un test prolungato e impegnativo con l’ammiraglia di Peugeot ad alimentazione ibrida; con la 508 RXH in versione Station che, su livelli di maggior versatilità ed al prezzo di 43.850 euro, affianca la Berlina utilizzando la stessa originale tecnologia del Gruppo PSA che prevede l’azione congiunta di un motore diesel e di uno elettrico.
Nel caso specifico si tratta di un turbodiesel 2.000 cc HDi FAP da 120 kW-163 CV e 300 Nm di coppia a 1.750 giri con camere di combustione di nuova generazione e turbocompressore a geometria variabile, governato da un cambio robotizzato sequenziale a sei rapporti. L’efficienza della combinazione viene incrementata dal sistema Stop & Start che con la sua potenza di 8 kW fornisce l’elettricità necessaria al funzionamento del motore elettrico montato posteriormente sotto il piano di carico ed alimentato da batterie ad alta tensione al Nikel Metallo Idruro che si ricaricano in decelerazione e in frenata. Eroga in continuo 20 kW-27 CV con una coppia di 100 Nm che salgono a 200 nella fase di picco.
I CV disponibili salgono così a 200 e i Nm fino a 500.
Si tratta di una “alleanza” particolarmente efficace che consente quattro modalità di funzionamento:
- AUTO a gestione elettronica automatica dell’intero sistema in tutte le condizioni di marcia;
- ZEV a zero emissioni per una motricità esclusivamente elettrica fino ad una velocità di 60 km/h e per 4 km circa;
- 4WD a trazione integrale con il motore elettrico che agisce sulle ruote posteriori;
-SPORT per una guida dinamica utilizzando una legge di selezione delle marce più rapida e regimi di rotazione più alti; in più un effetto Boost chiama in causa anche la trazione integrale per maggior spunto in accelerazione e ripresa.
Tutte modalità ampiamente testate nei 720 km della nostra prova suddivisa, per tipologia di tracciato, in un 10% circa di attraversamenti urbani, 50% di autostrada, 40% di strade aperte piuttosto trafficate e “incattivite” da un doppio passaggio sul Passo della Cisa.
Il giudizio finale si presenta particolarmente soddisfacente partendo dal dato di consumo finale registrato strumentalmente e verificato sul piano pratico con il ripristino del “pieno” al distributore: 15,9 km/litro. Risultato che assume ulteriore significato se rapportato ad un veicolo a pieno carico con un peso complessivo (2 persone e bagagli) molto vicino ai 1.950 kg.
Si sono inoltre fatte apprezzare le qualità del cambio robotizzato sia nella prontezza e rapidità di risposta nella modalità automatica, sia in quella sequenziale, con il ricorso alle palette sul volante, quando chiamata in causa sui tornanti della strada di montagna.
La mole e l’ingombro del veicolo (4,81 mt di lunghezza) sono stati ben assorbiti e non hanno inciso sulla maneggevolezza se non per un minimo di pesantezza sull’avantreno sullo stretto, per altro ben governata dalla prontezza dell’acceleratore, dalla corretta demoltiplicazione dello sterzo e da sospensioni che non potevano non privilegiare il confort di marcia, ma senza penalizzare la tenuta e il caricamento laterale.
Qualche iniziale momento di imbarazzo si è, paradossalmente, riscontrato in avvio e nelle manovre di retromarcia; in queste fasi occorrono davvero piede leggero e un minimo di attenzione in più in quanto la coppia è istantaneamente disponibile e l’auto “scatta” con una rapidità che, le prime volte, rischia un po’ di sorprendere. Al semaforo è invece divertimento puro e così la straordinaria silenziosità di marcia.
In definitiva sul piano generale della tecnologia imbarcata, della qualità complessiva, della ricchezza di dotazioni di infointrattenimento e sicurezza e della versatilità del modello la sfida alla miglior concorrenza di settore (tedesca in particolare) è lanciata e sostenuta da ottimi argomenti.