Alfa Romeo Giulietta e MiTo Quadrifoglio Verde

Motore della 4C e sospensioni elettroniche sulle versioni più prestazionali. Inizia il rilancio del marchio.

16 Jun 2014 motorpad.it
Alfa Romeo Giulietta e MiTo Quadrifoglio Verde

Sapevate che il triangolo dentro il quale è rinchiuso il quadrifoglio verde su fondo bianco simbolo della sportività di Alfa Romeo in origine aveva quattro lati e cioè era un rombo?

Comparve in questa immagine nel 1923 sulla RL preparata dal grande Giuseppe Merosi per la 14a edizione della Targa Florio vinta da Ugo Sivocci e con altre due macchine del Portello al secondo e quarto posto. Per chi crede a queste cose, e i piloti ci credono, il magico rombo aveva il compito di proteggere Sivocci dalla sfortuna che lo aveva colpito nelle prove precedenti tanto da meritarsi la fama di “eterno secondo”.

La vittoria fu così netta che i quattro i piloti dell’Alfa e cioè anche Ascari, Campari e Masetti decisero di adottarlo sulle loro vetture. Idea scaramantica che, forse e sempre per chi ci crede, avrebbe salvato la vita a Sivocci vittima rimasto vittima in un incidente durante le prove a Monza pilotando un’auto sulla quale non compariva il quadrifoglio verde in campo bianco a quattro lati. Restavano quindi solo tre i piloti da tutelare e fu giocoforza rappresentarli con i tre lati del triangolo che conosciamo e che non rappresenta più nessuno se le auto da competizione e i modelli più prestazionali del Biscione. Anche così modificato il nuovo marchio vinse infatti subito disegnato sulla RL con la quale Antonio Ascari trionfò al 1° circuito di Cremona nello stesso anno.

Una storia di superstizione, se vogliamo, ma da allora la sportività Alfa Romeo è legata indissolubilmente a questa immagine che, ora, può benissimo essere assunta a simbolo del rilancio su scala internazionale dell’Alfa Romeo secondo gli ambiziosi piani illustrati recentemente (5 miliardi di investimenti per otto nuovi modelli in 5 anni e una produzione da portare a 400.000 unità l’anno) da Sergio Marchionne.

Con quali prodotti e, soprattutto, con quali novità parte questo programma? Intanto con la 4C nelle due carrozzerie chiusa e spider che rappresentano un convincente biglietto da visita del nuovo corso e poi con le versioni aggiornate di MiTo e Giulietta Quadrifoglio Verde. Entrambe introducono i nuovi motori Euro6 governati solo da un cambio a doppia frizione TCT a sei marce.

Ancora più sostanziosa la nuova dotazione della Giulietta che, dal punto di vista motoristico si imparenta strettamente proprio con la 4C adottandone il 1.750 cc sovralimentato da 240 CV costruito interamente in alluminio e quindi con un risparmio di 22 kg sul vecchio propulsore della precedente Quadrifoglio Verde. E’ disponibile la funzione “lauch control” per scattare al semaforo senza problemi di pattinamento, ma in pieno scarico della potenza alle ruote: in cifre 6 secondi netti da 0 a 100 km/h.

Non viene trascurata una riuscita cura di bellezze dentro e fuori con nuove calandre, aggiunta di appendici aerodinamiche, scarichi in maggior evidenza e l’immancabile quanto efficace contributo dell’impianto frenante Brembo nel classico colore rosso. Al posto di guida troviamo il volante appiattito in basso, i rivestimenti di tipo sportivo/elegante con cuciture a contrasto e, a richiesta i sedili anteriori con struttura in carbonio.

Si arricchisce anche con ulteriori particolari di taglio ancora più sportivo che portano il prezzo a 38.750 euro la serie speciale Launch edition disponibile in 999 esemplari rispetto ai 34.250 della base.

Il comportamento dinamico, privilegia la sportività se si ha l’occasione di misurarla, come è stato possibile, sulla pista di Balocco chiedendo alla vettura tutto o quasi possono offrire; su strade aperte è ben salvaguardato l’aspetto confort, ma con prestazioni complessive e nelle diverse situazioni sempre elevate e ben controllate fino ai 244 km/h della velocità di punta.

Non meno godibile il rendimento del 1.400 cc turbo Multiair da 170 CV della Mito che, anzi, vince qualcosa in agilità ed è molto efficace nell’erogazione dai bassi regimi che sfrutta al meglio il favorevole rapporto peso/potenza. C’è anche la possibilità di ricorrere alle sospensioni a controllo elettronico tra gli optional.

Interessante il prezzo che parte da 23.000 euro. Quello che più conta è che entrambe possono fregiarsi del marchio originale Alfa Romeo Quadrifoglio Verde.

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