Alla guida di tutte le Citroen DS3 Rally
Citroen e i rally in un percorso formativo per tutti i piloti con le DS3.
L’attività sportiva rappresenta per Citroen un efficace strumento di comunicazione e di promozione. E’ quanto mai lungo l’elenco di modelli dello Chevron che possono vantare palmares ricchi di vittorie in diversi tipi di competizioni in un rapporto molto stretto e di grande tradizione tra produzione e sport e si passa dalla Traction Avant, alla DS, alla CX, alla SM per arrivare alle Gran Raid che hanno dominato le maratone africane.
In tempi più recenti, insieme al fenomeno Sebastian Loeb, si apre l’era dei rally moderni con il pilota francese che per 9 volte diventa Campione del Mondo WRC portando a Citroen 8 titoli costruttori.
Quest’anno ha aperto una nuova era impegnandosi per la prima volta nel Mondiale Turismo, il WTCC, con la C-Elysee ed una squadra di altissimo livello composta dallo stesso Loeb, passato alla pista, dallo specialista Yvan Muller e dal giovanissimo José-Maria Lopez vera sorpresa della categoria.
La passione per le strade sterrate non viene dimenticata e al team ufficiale che partecipa al WRC Citroen ha preparato un programma per i clienti sportivi suddiviso nelle diverse categorie a seconda della esperienza e della disponibilità economica. Sono coinvolte direttamente anche le filiali nazionali impegnate ad organizzare dei trofei monomarca come il Citroen Racing Trophy Italia giunto quest’anno alla quarta edizione e che si disputa con le DS3 R3.
Sulla pista di Vairano abbiamo l’occasione di scoprire le diverse opportunità offerte da Citroen Racing con tre vetture a disposizione. È una specie di percorso formativo visto che il parco macchine comprende la DS3 R1, la DS3 R3 e la DS3 R3 Max.
La prima è la base per iniziare ad avere esperienze nel mondo dei rally, studiata per i piloti che stanno avvicinandosi alla specialità. Sviluppata sulla base della versione aspirata di 1.598 cc con 125 CV di potenza ed una coppia di 165 Nm a 4200 g/min è praticamente un’auto di serie a cui è stato tolto tutto l’allestimento interno di serie e rinforzata con un rollbar saldato, portando così il peso a 1.180 kg (compreso equipaggio). Molto interessante il prezzo fissato in 30.000 euro che comprende nel kit di preparazione anche freni e sospensioni specifici. È una trazione anteriore con cambio manuale a 5 rapporti ed è veramente una sorpresa da guidare per la semplicità e la sincerità delle reazioni e per le prestazioni velocistiche possibili. Una categoria, la R1, che in Italia fatica a decollare e non se ne capisce il motivo visto che permetterebbe di disputare alcune stagioni con costi di gestione molto contenuti per verificare le proprie capacità prima di compiere il passaggio in una classe superiore.
Più impegnativa la versione R3 anche perché si tratta della vettura che Simone Campedelli, navigato da Danilo Fappani utilizza nel mondiale WRC3 un monomarca abbinato alle sei tappe europee del mondiale rally. Qui si sale di potenza arrivando a 210 CV ottenuti dal 1.6 THP turbo e siamo a bordo di una vera auto da corsa con finezze tecniche di alto livello, come il cambio sequenziale. Particolare nel suo funzionamento perché viene azionato da un solo paddle sulla destra del volante dove tirando verso il pilota si sale di marcia mentre spingendo in avanti si scala. È una soluzione scelta dai rallysti, ma per i comuni guidatori richiede un certo apprendistato e abitudine nei movimenti. È questa la vettura del monomarca italiano che vede al comando il giovane Alex Vittalini con tre vittorie sulle tre prove disputate. È in vendita a 80.000 euro.
In anteprima abbiamo testato anche la DS3 R3 Max, un’evoluzione che verrà commercializzata a partire da settembre che aggiunge altri 20 CV arrivando così a 230 con un lavoro che ha interessato il motore con interventi su testa del cilindro, collettore di scarico, turbina, scarichi, filtri aria. La prima impressione è nel miglioramento della fascia di utilizzo con un aumento del giri con una distribuzione più fluida ai bassi ed uno spunto maggiore in alto. Positivi i riscontri dei due piloti che, come noi, hanno aspettato un turno di guida, e ne hanno subito apprezzato i miglioramenti.
Presente sulla pista anche il top di questa gamma rally. Si tratta della DS3 R5 che sta compiendo i primi passi nello sviluppo affidata alla squadra Procar e all’equipaggio Rudi Michelini-Nicola Angilleta. È la categoria dei prossimi anni nei rally, sia a livello mondiale sia nazionale, con quattro ruote motrici e un motore da 1,6 litri turbo a iniezione diretta, il massimo livello della competizione Clienti con 280 CV ed ha debuttato per la prima volta al Sanremo.
In pratica un giovane potrebbe iniziare la sua carriera con la DS3 e continuarla fino al vertice sempre con la stessa vettura. Un programma davvero interessante e che fa scoprire nei vari paesi giovani talenti. Non per niente un certo Loeb ha fatto un percorso simile e abbiamo viso dove è arrivato.