Audi A4
Nuovo il 90% dei componenti l’Audi A4, berlina e Avant.
Altro che restyling per la quinta generazione dell’Audi A4 nelle varianti di carrozzeria berlina e Avant (così si chiamano le station wagon di Ingolstad.
In effetti se di un veicolo viene cambiato il 90% dei componenti è del tutto legittimo parlare di un modello, anzi due, completamente nuovo. Tanto più se tra le modifiche in questione si trovano la piattaforma modulare longitudinale MLB derivata dalla Q7, i motori con potenze medie cresciute del 25%, i consumi abbassati del 21%, il recupero di 120 kg di peso per il ricorso ad acciai leggeri e all’alluminio.
Rivista anche l’aerodinamica in funzione anche estetica, le sospensioni riprogettate così come i cambi e una serie di tecnologie per l’infointrattenimento, la sicurezza, il confort e l’assistenza alla guida che proiettano il modello tra quelli Premium di segmento superiore attrezzandolo per confermare e incrementare un consolidato successo commerciale e di immagine iniziato nel 1994.
La gamma si articola oggi, comprendendo le possibili scelte motorizzazioni (a quattro o sei cicilindri), di trazione (anteriore o integrale quattro) e di cambio (manuale a sei marce, S-Tronic a sette e Tiptronic a otto), in 18 varianti con prezzi che partono da 33.800 a 50.300 euro per la berlina e da 42.700 a 51.900 per la Avant.
Va a questo proposito tenuto conto delle 4 versioni (Sport, Design, Business, Business Sport) e dei Pacchetti di personalizzazione (Evolution, S-line exterior, S-Line, Audi design) proposti, a richiesta, tra 1.300 e 2.905 euro per definire le grandi possibilità di personalizzazione e di risposta alle più svariate esigenze d’uso e di abitudini di guida, ma sempre con un elevato rapporto di controvalore.
Le motorizzazioni in gamma sono sette, tre a benzina a iniezione diretta TFSI da 150, 190 e 252 cc a e quattro diesel TDI da 150, 190, 218 e 272 CV. Tra i primi spicca il nuovo il 2.000 cc ultra da 190 CV con il suo nuovo processo di combustione funzionale a consumi ed emissioni contente, 109 g/km (114 per l’Avant) di CO2 e 4,8 l/100 (5.0). Senza scomodare il più potente del lotto, il 3.000 cc TDI con i suoi 272 CV, è evidente che l’intera famiglia di propulsori è orientata alla sportività, irrinunciabile marchio di fabbrica dei quattro anelli, ma declinata in una altrettanto puntuale ricerca di qualità nei materiali e nelle lavorazioni.
In aiuto al pilota intervengono le più avanzate tecnologie per ottimizzare i consumi, lo Stop&Go, mantenere la carreggiata, parcheggiare in sicurezza, riconoscere la segnaletica, controllare il traffico laterale e posteriore, la marcia in colonna e gli ostacoli e altro ancora. Questo ovviamente senza dimenticare tutto quanto può rendere la marcia più confortevole e gli occupanti sempre più sicuri e collegati con il mondo esterno e il proprio universo.
Una segnalazione merita lo sdoppiamento delle immagini del grande schermo del navigatore nel campo visivo del pilota racchiuso nel parte superiore del volante tra contagiri e tachimetro in modo da non distrarre il pilota dalla strada e l’elevato livello di in sonorizzazione.
Una breve presa di contatto con l’Avant 2.0 ultra da 150 CV S Tronic, oltre ad evidenziare le doti di versatilità del mezzo che si concretizzano anche in un vano bagaglio con capacità tra 550 e 1.510 dmc utili e con l’apertura controllata da sensori, ha messo in luce la buona disponibilità della coppia motrice anche ai livelli medio-bassi e la conseguente agilità del mezzo con il suo non trascurabile ingombro: 4,73 mt in lunghezza, 2,82 di larghezza e 1,43 di altezza.