Audi Q2, la famiglia "Q" si allarga, in piccolo
Audi Q2, Q3, Q5, Q7: la famiglia "Q" si allarga, in piccolo.
È l'ora della Q2, ultima arrivata nella famiglia "Q" che riguarda i SUV di Audi con i numeri che definiscono le dimensioni in crescita dei singoli modelli. Ma è giusto definirla un SUV o crossover per compatto che sia?
Sicuramente sì se si considera la presenza della trazione integrale sulle versioni che la prevedono, l'altezza da terra di 15 cm con protezioni sottoscocca e la posizione di guida piuttosto sopraelevata; sorge qualche perplessità se si considera lo stile che richiama, specie nel posteriore, quello di un brillante coupé a quattro porte e portellone, solo un pochino più alto del solito, 1,51 mt. Forse è per questo che a Ingolstadt hanno deciso di definire questa novità "untaggable" cioè indefinibile e non ci sono dubbi che si tratti di un versatile ed agile crossover urbano che piacerà sicuramente alle mamme per fare shopping, portare i bambini a scuola e, con loro, anche il papà a sciare nel week end o al mare con tutti i bagagli del caso, dati i 405 dmc da sfruttare nel bagagliaio.
C'è anche, nello stile esterno ed interno, ingegnerizzazione ed aerodinamica, molto di italiano. Ci ha messo le mani l'Italdesign che di Audi fa parte e che collabora a fondo con tutto il suo prezioso carico di creatività ed esperienza.
La nota sportiva dell'insieme viene in particolare dall'inclinazione del lunotto che "spinge" la vettura e dallo spoiler superiore. A proposito di aerodinamica c'è la novità del terzo montante largo come una grande lama (da qui la definizione di "blade") che assolve anche la stessa funzione aerodinamica e, in più, aggiunge una nota fashion personale con la possibilità di diverse colorazioni.
Il lato estetico e funzionale esterno viene impreziosito dalle ruote in lega, dalle protezioni sottoscocca anteriori e posteriori, dai passaruota in tinta a contrasto, dal cofano con protezione dei pedoni, dalla bella fiancata alta e scavata.
All'interno troviamo, tra l'altro, i rivestimenti in tessuto Dynamic, il volante a tre razze Q Design, gli inserti micrometallici argento, l'MMI radio con schermo a colori da 5,8", il dispositivo per il collegamento esterno tramite AUX-IN e per l'assistenza alla frenata secondaria, il controllo della pressione degli pneumatici. Si trova soprattutto l'Audi virtual cockpit, in alternativa alla strumentazione analogica con un display TFT da 12,3” che integra il sistema di navigazione MM plus.
È sorprendente l'abitabilità in rapporto alle dimensioni (4,20 mt) frutto di un passo di 2,6 mt e di sbalzi anteriori e posteriori contenuti.
Quattro versioni e pacchetti consentono scelte di personalizzazione mirate: Q2, Sport, Design, Business, pacchetto Business e Evolution.
Al capitolo motori la Q2 propone tre benzina TFSI e tre diesel TDI con potenze tra 116 e 190 CV uguali per le fasce, ovvero 116 CV per il 3 cilindri di 1.000 cc TFSI e per il 1.600 cc TDI; 150 CV per il 1.400 TFSI con l'utile sistema COD Control On Demand che disaccoppia due cilindri in determinate situazioni di funzionamento e per il TDI di 2.000 cc; 190 CV per il 2.000 cc TFSI e per il 2.000 cc TDI.
Per la trasmissione si dispone del cambio manuale a 6 marce con l'alternativa di quello sportivo a 7 rapporti S tronic che è di serie per i benzina e diesel più potenti.
Non sarebbe un'Audi, la Q2, se non offrisse versioni con la trazione integrale quattro che è di serie con i motori da 190 CV e a richiesta con il TDI da 150 CV.
Le sospensioni prevedono ovviamente soluzioni diverse in presenza della trazione anteriore integrale con i diversi ingombri che comportano e assicurano in ogni condizioni di marcia e velocità, la stabilità, l'assorbimento delle asperità e la tenuta in curva che serve in ogni condizione di marcia. Il merito principale è dell'efficienza del multilink a quattro bracci al posteriore per le 4x4 e delle ruote interconnesse per le monotrazione.
Un contributo fondamentale al piacere di guida viene anche da uno sterzo progressivo che, nei primi contatti, ha dato dimostrazione di particolare sincerità e prontezza di risposta specie in abbinamento con la regolazione sportiva e adattiva dell'assetto e con il controllo elettronico della stabilità (a richiesta). Va comunque ricordato che sono disponibili ben cinque modalità di guida: comfort, auto, dynamic, efficienty e individual: impossibile pretendere di più. Discorso che vale anche per l'infotainment di bordo che colloca la Q2 nei quartieri alti dello specifico settore, ma che per qualità e quantità di tecnologie utili lo fa sconfinare nell'area di modelli di maggior impegno. È il caso del sistema articolato su tre livelli che può progressivamente aumentare le sue funzioni, dialogare con lo smartphone caricandolo anche senza fili, con il navigatore, con i servizi o utilizzare due impianti audio con dieci altoparlanti.
E non si può chiudere senza segnalare una delle assistenze al parcheggio tra le più sofisticate in circolazione che, solo per questo, dovrebbe essere un criterio di scelta per guidatori e soprattutto guidatrici, meno esperti in queste manovre. Oppure non va dimenticata la scelta top costituita dal pacchetto assistenza Tour che comprende la regolazione automatica della distanza, il riconoscimento della segnaletica, la regolazione delle luci abbaglianti, il mantenimento della corsia di marcia, l'assistenza in caso di incidenti anche se il pilota non è in grado di attivare autonomamente una chiamata di soccorso.
Vi sembrano cose da qualcosa in più di una city car (4,19 mt di lunghezza) o da una piccola ammiraglia che non si priva di niente?
Prezzi da 25.000 a 36.400 euro, in comprensibile movimento a salire per le molte scelte personali possibili.