i3, il FUTURO ELETTRICO di BMW
E’ una realtà la prima vettura elettrica di Monaco costruita in serie.
Un investimento di 600 milioni di euro in sette anni, un carico di innovazione tutto proiettato nel futuro per quanto riguarda le tecnologie imbarcate, i materiali e lo stile e, in sintesi, un deciso passo avanti per BMW nel mondo dell’auto ad alimentazione elettrica da mettere in produzione in grande serie.
E’ la i3 che da metà mese entra ufficialmente in scena e si offre per una presa di contatto sulle strade di tutti i giorni. Nel traffico corrente non passa certo inosservata con la sua forma a due volumi piuttosto bombata (e anche per questo molto generosa di spazio interno) nonostante l’ingombro contenuto in 3,99 mt di lunghezza per 1,57 di altezza e 1,77 di larghezza. Nello stile ha avuto grande importanza la ricerca aerodinamica data la sua enorme in cidenza sulle prestazioni insieme al peso che fissa il suo valore in 1.195 kg (veicolo in ordine di marcia) grazie al largo ricorso al ricorso alla fibra di carbonio al posto dell’acciaio per la carrozzeria. Sono state in questo senso preziose le esperienze della F1.
Tutto, di questo ambizioso progetto è stato sviluppato in BMW , motore elettrico, batterie (costruite poi da Samsung), elettronica di gestione e, naturalmente, lo stile complessivo con la sua forte e inconfondibile personalità dove la tinta azzurra di certi dettagli esterni e di arredamento, indicano il tipo di alimentazione ad emissione zero.
Il motore elettrico è alimentato a 360 Volt ed esprime una potenza di 125 kW-170 CV con una coppia di 250 Nm; recupera fino a 50 kW in frenata e prende energia dalle piatte batterie al litio (250 kg dipeso) posizionate sotto il pianale per tenere basso il baricentro, non rubare spazio interno, bilanciare meglio la vettura e aumentarne la sicurezza.
I tempi di ricarica richiedono 8 ore da una normale presa domestica e in circa 30 minuti da una colonnina ad alta tensione consentendo un’autonomia tra i 130 e i 160 km. A richiesta viene anche fornito la “riserva” di un range extender costituito da un piccolo bicilindrico di 660 cc che toglie ogni ansia di restare senza alimentazione entrando in funzione quando il livello di carica scende sotto il livello di sicurezza. E’ piuttosto caro, 4.600 euro, che si aggiungono ai 36.500 euro del prezzo di listino.
In assenza di particolari incentivi all’acquisto sarebbe questo il vero ostacolo alla rapida diffusione –specie in Italia dove manca una politica di sostegno specifica- di questa vettura e delle altre elettriche in genere, se non si tenesse conto, quanto a costi complessivi, che la promessa è di poter percorre anche 100 km con 2 euro calcolando il costo medio dell’energia a 0,25 euro al kW.
Alla guida la i3 è in tutto e per tutto una vera BMW per qualità degli allestimenti, materiali, dotazioni e sicurezza. L’immediata disponibilità della coppia, tipica delle vetture elettriche, regala scatti molto godibili in partenza e nei sorpassi (7,2 secondi da 0 a 100 km/h) con una velocità massima più che adeguata (150 km/h) agli usi di un mezzo del genere che resta prevalentemente urbano. Certo è che le “abitudini” di BMW sono più sportive, ma giudicata nel suo contesto e nella sua missione la i3 è non solo una soluzione apprezzabile, ma anche originale per il sistema di gestione che può essere tutto o quasi “fuori dall’auto stessa” con lo smartphone-navigatore che assiste il pilota in un gran numero di funzioni, comandi, controlli, informazioni e personalizzazioni, tutto proiettato su un grande schermo da 10,2 pollici comandabile anche da una manopola sul tunnel. Un po’ paradossalmente l’unica cosa che richiede un minimo di assuefazione è lo straordinario silenzio di marcia, altro contributo di BMW i3 alla confort di marcia e all’abbattimento dell’inquinamento acustico nelle nostre città. Paradossalmente, ma mica tanto, dovranno prestare più attenzione anche i pedoni.