Bmw Serie 1
La motorizzazione 3 cilindri diesel conquista la nuova BMW Serie 1.
Eccola qui la nuova generazione del modello d’accesso al mondo BMW, la Serie 1 con, un po’ a sorpresa, la nuova motorizzazione 3 cilindri diesel. Di recente è stata sottoposta ad una rivisitazione stilistica che, ben lungi da diluire, o peggio disperdere, la preziosa identità di marca, ne ha esaltato gli aspetti dinamici confermando, come altro non poteva essere, quel livello di qualità percepita e reale senza il quale una BMW non sarebbe tale. Discorso che vale per le dotazioni, di serie o a richiesta, che ormai non pongono più differenze tra modelli small, medium, large e extra large che compongono la vasta offerta Premium di Monaco.
La novità per molti versi più importante è però l’adozione di quel motore turbodiesel di 1.600 cc e 116 CV e 270 Nm di coppia a tra 1.750 e 2.250 giri che sta già fornendo ottime prove sulla Mini. Cooper D. Obiettivamente non semplice, almeno dal punto di vista psicologico e dell’immagine, sottrarsi all’idea di un piccolo 3 cilindri a gasolio, e montato in linea, su una BMW, tra l’altro con un peso in ordine di marcia superiore ai 1.500 kg che si prende il lusso di dichiarare un consumo medio (sia pure con tutti i vincoli di omologazione imposti) di 29,4 km/litro. Ricordiamo che trattasi dello sviluppo modulare di un cilindro di 500 cc che si “moltiplica” secondo applicazione e con i vantaggi di una industrializzazion molto originale e meno costosa.
Vediamo, come sempre nei nostri “long test” condotti sulle più normali condizioni di guida e di traffico e varietà di percorsi, cosa abbiamo riportato come impressioni generali e dati strumentali di bordo negli 800 km circa complessivamente percorsi.
Al volante, dunque, nella classica posizione BMW leggermente affossata ma ben sostenuta dai sedili sportivi a regolazione elettrica (a richiesta) consente un buon controllo degli ingombri. Sulle prime accensioni prende un po’ di sorpresa una specie di fremito cui il tre cilindri non si sottrae, ma che rientra presto nella normalità della procedura.
Il cambio ha innesti precisi, ma piuttosto lunghi per le abitudini BMW e il gioco della frizione rischia, sulle prime, qualche spegnimento. Tutte cose che con un minimo di abitudine scompaiono per mettere a disposizione una bella e progressiva spinta che vivacizza la marcia fin oltre i 4.000 giri in una rumorosità di marcia e vibrazioni che via via vanno piacevolmente assopendosi.
La maneggevolezza si avvantaggia dallo sterzo a variazione sportiva che mette con precisione le ruote là dove vuole il pilota e le sospensioni non certo da questo ultimo modello fanno tutto il possibile per la miglior tenuta di strada e assorbimento di eventuali asperità della strada,
Situazioni apprezzate, come si diceva, negli oltre 800 km percorsi non sempre, è giusto ammetterlo, nel rispetto letterale del codice, specie in tirate autostradali (all’estero) ben oltre i limiti del nostro codice e non pochi percorsi di montagna ad andature non proprio contemplative.
Alla fine il responso circa i risultati in tema di contenimento dei consumi senza penalizzare il piacere d guida che è alla base della politica di riduzione delle cilindrate adottate anche da BMW è stato più che positivo: oltre 15 km/litro. Ne sarebbero liete molte berline di segmento, pretese e immagine inferiori.
Infine una nota sul prezzo dell’esemplare della Serie 1 oggetto della prova nella’allestimento Sport, circa 31.000 euro.