CHEVROLET CAPTIVA

Veniva considerata la marca “povera” della galassia General Motors ma ora Chevrolet rappresenta ben il 50% delle vendite totali del Gruppo e quanto a povera sarà il caso di ricordare che in gamma ha autentiche icone dell’automobilismo sportivo amer

08 Feb 2011 motorpad.it
CHEVROLET CAPTIVA
Veniva considerata la marca “povera” della galassia General Motors ma ora Chevrolet rappresenta ben il 50% delle vendite totali del Gruppo e quanto a povera sarà il caso di ricordare che in gamma ha autentiche icone dell’automobilismo sportivo americano come la Corvette e la Camaro.
Nel 2004 è sbarcata ufficialmente in Italia e con l’acquisto della ex Daewoo è cominciato il processo di allargamento dell’offerta a settori sempre più vasti del mercato. Nel 2006 è stata lanciata anche in Italia la Captiva che ora si presenta nella seconda serie con rinnovamenti che ne determinano il riposizionamento verso l’alto tra i SUV compatti.

In primo luogo è letteralmente cambiata la faccia nel senso che il frontale presenta una calandra più’ incisiva, divisa in due parti e con una fascia trasversale su cui campeggia la classica “cravattina” del marchio. Sono di nuovo disegno anche i parafanghi, i gruppi ottici a LED, le prese d’aria e i passaruota che possono accogliere anche ruote in lega da 19 pollici.
Il risutato stilistico è piacevole beneficiando, nel complesso, di una buona carica sportiva e dinamica. L’interno è stato a sua volta oggetto di qualche attenzione sul versante dei materiali di rivestimento più pregiati che si aggiungono ad una console che, tanto per non sbagliare, si ispira a quella della Corvette e un volante multifunzionale.

Si respira insomma un’atmosfera di più elevata qualità complessiva in un ambiente più confortevole che può’ essere organizzato per fino a 7 persone o dilatare il vano di carico fino a 1.577 dmc utili. Tra le dotazioni di maggior pregio si trovano i sensori di pioggia e di parcheggio, il computer di bordo e 6 airbag già nella versione di base e i rivestimenti in pelle, il navigatore con retrocamera, i sedili anteriori riscaldabili e l’apparato radio completo con 8 altoparlanti per quella top.

L’aggiornamento tecnico segue di pari passo e porta in primo piano i motori turbodiesel di 2.200 cc ottimizzati nei consumi, nelle emissioni e nei rendimenti. Due i livelli di potenza, 163 CV per la versione a sola trazione anteriore e cambio manuale a 6 marce a listino a 28.100 euro e 184 CV per quella a trazione integrale on demand che può avere in alternativa la nuova trasmissione automatica Hydramatic sempre a 6 rapporti, per la prima volta utilizzata su un modello GM.

In questo caso i prezzi sono di 33.600 euro per la LTZ con cambio meccanico e 35.000 per quella 4x4. La velocità massima si situa tra 189 e 200 km/h cosa che rende agevoli anche i viaggi a lungo raggio a medie autostradali. Per gli impervi percorsi del fuoristrada sono provvidenziali i sistemi di assistenza per la ripartenza in salita e per il controllo della velocità in discesa.
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