CHEVROLET ORLANDO
Stabilito che non ha la minima importanza decidere se si tratta di un SUV, di una crossover o di una particolare station wagon e preso atto che in realtà siamo in presenza di un’auto che è la sintesi di tutte queste tipologie di veicoli, la nuova Ch
27 Nov 2010 motorpad.it
Ripartiamo allora da un esame estetico più accurato per valutare meglio le soluzioni stilistiche che questo modello “americo-coreano” propone con la sua forma fuori dagli schemi. Colpiscono, tra i segni distintivi, la linea curva e ribassata del tetto e i passaruota ben esibiti per ruote da 16-17-18 pollici secondo la filosofia di design di Chevrolet “body in wheels out” che dà all’insieme una certa aria sportiva e una chiara promessa di spazio interno. Non a caso a bordo possono trovare posto fino a sette persone, soluzione che colloca la Orlando tra i modelli per famiglia più versatili e funzionali.
L’interno riprende alcuni stilemi tipici di Chevrolet, come la retroilluminazione blu della consolle centrale, le tre file di sedili disposte “a teatro” in modo che tutti godano della miglior visibilità, il design sdoppiato del cruscotto, di ispirazione Corvette, la modularità dell’abitacolo (sedili ribaltabili e ripegabili) in ordine ai posti occupati o alle varie esigenze di carico e i centimetri generosamente disponibili in altezza; da 856 a 1499 i dmc utili da sfruttare. Agevole infine l’accessibilità alla terza fila.
Tra i molti vani, portabicchieri e portalattine disseminati all’interno se ne trova uno nascosto dietro il pannello frontale del sistema audio, accessibile sia dal conducente sia dal passeggero che si rende disponibile rovesciando in su il frontale del sistema audio e che è sufficientemente grande per accogliere oggetti quali un lettore MP3, occhiali da sole e portafoglio. All'interno si trova anche anche una porta USB per la connessione di un MP3 o di un iPod, a seconda del livello di allestimento. ESP e sei airbag provvedono alla sicurezza e a questi si aggiunge un sensore di urto che garantisce lo sblocco automatico della portiera in caso di impatto. Due i livelli di allestimento, Lt (anche con sensori di parcheggio) e LTZ (ruote in lega da 17”, navigatore e cruise control).
Tre i motori in gamma. Uno a benzina di 1800 cc da 141 CV, 185 km/h, 7,3 l/100 km di consumo medio e 172 g/km di emissioni di CO2. I due diesel common rail condividono i 2000 cc della cubatura, il consumo medio dichiarato pari a 6 litri/100 km e le emissioni di 159 g/km e si differenziano per la potenza: 130 o 163 CV da cui una velocità massima di 180 e 195 km/h. Quest’ultimo è quello che si impone per prestazioni, equilibrio, silenziosità di marcia e per capacità di competere con i migliori propulsori del settore. Apprezzabile il lavoro delle sospensioni anteriori McPherson e posteriori ad asse torcente per il confort di marcia e il controllo del rollio.
La commercializzazione è programmata nei primi mesi del 2011 a prezzi concorrenziali che vanno da 19.600 per la versione d’ingresso a 25.600 Euro per quella di vertice da 163 CV con cambio automatico. L’Orlando fa parte di un programma produttivo che prevede il lancio di 7 nuovi modelli nei prossimi 15 mesi.
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