CITROËN C4 AIRCROSS

New entry nel trafficato mondo delle crossover compatte.

24 Apr 2012 motorpad.it
CITROËN C4 AIRCROSS
New entry nel trafficato mondo delle crossover compatte. Entra in scena la Citroën C4 AirCross che nasce dalla collaborazione tra Mitsubishi e Gruppo PSA che ha già dato origine alla piccole city car elettriche i-MiEV, iOn e C-Zero.
Una volta di più, dunque, il costruttore giapponese ha messo a disposizione la struttura di base (pianale, parabrezza, superfici vetrate, tetto e lunotto) e i francesi hanno lavorato sulle motorizzazioni specifiche, sullo sviluppo del telaio e di altre parti meccaniche mentre gli stilisti guidati da Carlo Borzanigo si sono occupati del design e delle personalizzazioni di allestimento.
 
Da questo punto di vista il risultato è, senza dubbio, piacevole e innovativo e risolve anche alcune esigenze specifiche di Citroën: salvaguardare l’identità di marca, rendere il nuovo modello subito riconoscibile anche a distanza e segnare con chiarezza la linea di demarcazione stilistica tra la gamma “C”e la sempre più autonoma famiglia DS.
 
La cosa è ben evidente nel frontale con il collegamento tra lo “chevron” centrale e i gruppi ottici, nelle luci di posizione a LED verticali (inconfondibili anche al buio), nelle ruote in lega da 17” o 18” che alzano anche la luce da terra e la posizione di guida.
Più in generale AirCross offre una rassicurante aria di concretezza e solidità e una chiara promessa di grande disponibilità di spazio interno pur contenendo l’ingombro in 4,34 metri, senza quindi particolari problemi di circolazione e parcheggio anche in città.
 
L’allestimento interno gioca su 3 livelli: Attraction, Seduction ed Exclusive e rivela la buona qualità dei materiali e delle lavorazioni, la corretta disposizione in chiave ergonomica dei comandi e la facile lettura degli strumenti e delle informazioni.
Il pilota è assistito dall’ESP, dalla manopola che regola le tre modalità di marcia: 4X2, 4X4 e LOCK, vale a dire trazione solo anteriore (prevista anche come versione specifica), 4X4 con la coppia fino al 50/50% sui due assi e fino al 30% davanti e 70% dietro. Nessun problema di motricità, quindi, sul fuoristrada leggero e sui terreni a scarsa aderenza.
Al capitolo funzionalità conta un bagagliaio di 416 dmc utili, dilatabili secondo necessità fino a 1.193.
 
Passando alle motorizzazioni: una a benzina di 1.600 cc e 115 CV e due HDi FAP, di 1.600 cc e 115 CV e 1.800 cc e 150 CV. Sono tutti dotati del sistema Stop&Start e questo concorre in linea generale a contenere i consumi e nel caso del diesel meno potente ad assicurare emissioni di 119 g/km con la sola trazione anteriore e di 129 g/km con quella integrale.
 
Nell’uso normale è proprio il diesel d’ingresso quello che appare più equilibrato e concreto. Infatti i 150 CV  del diesel più potente si traducono, nell’uso pratico, solo in una maggior velocità di punta  (200 km/h contro 180), ma i 30 Nm di coppia in più poco incidono sulla ripresa (un secondo circa nello 0/100), mentre si recupera circa un litro di  carburante ogni 100 km
 
Tra le dotazioni a richiesta o disponibili nelle versioni topo di gamma appaiono particolarmente apprezzabili il tetto in cristallo per il senso di libertà che apporta ai passeggeri, il ricco apparato di infointrattenimento e i sistemi di assistenza alla guida e di sicurezza. 
prezzi vanno da 23.200 a 27.000 per la versione a benzina, da 25.200 a 31.000 per  quella HDi da 115 CV e da 29.000 a 33.000 per l’HDi da 150 CV.
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