CITROËN DS5
Se avete in programma di acquistare una vettura Premium del segmento D, (quello delle medie-superiori) ma vi siete un po’ stancati delle “solite”, classiche berline un po’ paludate e avete invece voglia di originalità e personalità decisa, un buon co
E’ l’ultima nata nella casa dello “chevron” ed è il terzo modello di una famiglia, quella appunto della DS che già comprende le DS3 e DS4, e che costituisce un nuovo brand all’interno della marca.
La DS5 si impone, per cominciare, per l’eleganza ed il dinamismo della linea espresso in un disegno di carrozzeria che definisce quasi una nuova tipologia di vettura: qualcosa che sta tra la coupé a quattro porte, una capace station wagon, una monovolume sportiva. Dipende da quale angolazione la si guarda. Fatto è che la sua “presenza” e riconoscibilità sulla strada è di sicuro effetto e inconfondibile.
Lunga 4,53 mt, larga 1,87 e alta 1,51 con un passo di 2,72 promette, e mantiene, un’abitabilità generosissima confortata anche da un bagagliaio da 468 dmc. La sensazione di spazio è accentuata da un tetto panoramico che immette direttamente “nella natura”. Vantaggi vengono anche dalla struttura a cabina avanzata con un posto di guida tanto ricco di comandi e informazioni, quanto chiaro e intuitivo.
La percezione di qualità dei materiali è reale, con dettagli come la finizione delle cromature satinate o il pregio della pelle di rivestimento che è quella delle migliori lavorazioni artigianali.
Sul versante della concretezza pratica, della tecnica e del rispetto ambientale bisogna parlare subito della versione ibrida, quella che abbina un motore termico diesel di 2.000 cc con uno elettrico posizionato posteriormente. Ne escono 200 CV e 500 Nm di coppia, ma soprattutto solo 99 g/km di CO2 con un consumo medio di 3,8 l/100 km. Agisce in questo senso anche la presenza del sistema Stop&Start. Il cambio è manuale pilotato sei rapporti.
Quattro le modalità di marcia: Auto, Sport, ZEV (solo elettrica e zero emissioni per 4 km) e 4WD. Come dire che il piacere di guida e l’agilità di marcia è assicurata, il rispetto ambientale pure e il risparmio al distributore anche.
E’ a listino tra 37.050 e 43.750 euro.
Venendo alle motorizzazioni tradizionali, due sono diesel, rispettivamente di 1.600 cc e-HDi che bada all’economia con i suoi 110 CV per consumi pari a 4,4 l/100 km e una velocità di punta di 191 km/h. Anche in questo caso il cambio è manuale pilotato a 6 marce.
E’ ovviamente più brillante il 2.000 cc HDi con la trasmissione manuale o automatica; la potenza è di 160 CV per consumi medi tra 4,9 e 6,1 l/100 km a seconda del tipo di cambio e delle ruote.
Passando ai benzina si tratta di un 1.600 THP con due livelli di potenza, 155 CV con cambio automatico, 202 km/h di velocità massima e 7,1 litri/100 km e 200 CV con cambio manuale per assecondare meglio la guida personalizzata brillante, capace di toccare i 235 km/h con un consumo medio (piuttosto teorico) di 6,7 l/100 km.
I prezzi, che muovono da un interessante 29.300 euro per salire a 38.800, trovano la loro concorrenzialità anche in una dotazione di serie completa già a partire dalle versioni d’ingresso in coerenza con la missione “Premium” del modello.
In particolare abbiamo apprezzato, oltre ad una sorprendente agilità di marcia e maneggevolezza che le strade di Provenza hanno esaltato, sistemi come l’avviso di superamento involontario della linea di carreggiata, la telecamera anteriore che gestisce anche gli abbaglianti, un controllo di trazione intelligente che assicura la massima motricità anche sui terreni a scarsa aderenza, il controllo di stabilità con il quale qualche “confidenza” in velocità ci è stata perdonata e il sontuoso apparato di infointrattenimento. In caso disperato di incidente vigila, infine, il sistema e-Touch che fa da vero e proprio angelo custode arrivando perfino a chiamare i soccorsi e segnalando la tua posizione.