Continua l’offensiva Kia sull’alimentazione ibrida plug-in, arrivano la Niro e la Optima SW.
L’elettrificazione dell’auto è un tema di grande attualità e vede tutti i costruttori impegnati nello sviluppo di questa tecnologia che si declina in numerose soluzioni che spaziano dai veicoli 100% elettrici a quelli ibridi in tutte le differenti versioni.
Kia raccoglie la sfida e raddoppia presentando contemporaneamente due auto PHEV ovvero Plug-in Hybrid, la Niro e la Optima Station Wagon che vanno ad allargare anche la sua offerta complessiva e quella specifica delle alimentazioni alternative ai carburanti di origine fossile.
La Niro, la crossover compatta, è il secondo modello con motore ibrido e la plug-in si affianca a quella “in parallelo” e la differenza è nella percorrenza in modalità puramente elettrica che arriva fino a 58 km (nei cicli di omologazione) ad una velocità massima di 120 km/h.
Per questo utilizza delle batterie da 8,9 kWh che si ricaricano in tre ore dalle colonnine e in 7 dalla rete domestica. L’aumento della capacità ha portato ad una minima riduzione del bagagliaio, 80 litri, e ne rimangono comunque ancora 324 come la media del segmento; l’aumento di peso è di circa 90 kg.
Va anche sottolineato che già in fase di progetto questa vettura è stata progettata per ospitare tre soluzioni a basse o a zero emissioni: ibrida, plug-in ed elettrica (che vedremo nel corso del 2018.
I risultati in termini di consumi - secondo il ciclo di omologazione - indicano un consumo medio di 1,3 l/100 km con 29 g/km di emissione di CO2. Il resto della parte tecnica si basa sul propulsore 1.6 GDi della famiglia Kappa a ciclo Atkinson da 105 CV e 147 Nm di coppia massima abbinato ad un’unità elettrica motore da 32 kW per una potenza complessiva di 141 CV; il cambio è a 6 rapporti a doppia frizione.
È a listino a 36.700 euro in un unico allestimento che prevede per il periodo di lancio (fino a fine anno) uno sconto di 2.100 euro ed un incentivo in caso di rottamazione di 1.000 che portano il prezzo finale a 33.600. Unici optional da aggiungere la vernice bianca (300 euro) o metallizzata (600) e il Premium Pack (2.000).
La Optima SW Plug-in Hybrid, invece, va ad affiancare il modello berlina 4 porte già in vendita e si rivolge principalmente ad un mercato flotte. La scheda tecnica parte dal quattro cilindri 2000 GDI della famiglia "Nu" che genera 156 CV e la coppia massima di 189 Nm, affiancato dal motore elettrico da 50 kW che porta la potenza totale a 205 CV con una coppia totale di 375 Nm a partire da 2300 giri/min. Anche in questo caso il cambio è DCT a doppia frizione e in modalità EV si possono raggiungere i 120 orari.
Lunga 4,85 mt, la Optima SW si inserisce d’autorità nel segmento E migliorata nell’aerodinamica con un cX di 0,28 grazie ad affinamenti sui paraurti e sui cerchi. Il pacco batterie da 9,8 kWh di energia ha comportato un aumento di peso di 117 kg.
Le emissioni di CO2 nel ciclo standard NEDC sono di soli 37 g/km e il consumo di omologazione nel ciclo misto risulta di 1,6 litri/100 km.
Il listino muove da 44.000 euro per la sedan e da 45.750 per la SW a cui si possono togliere fino a 6.000 euro con le campagne promozionali, che fanno scendere il prezzo rispettivamente a 38.000 e a 39.750.
Tutti i modelli Kia plug-in hybrid mantengono la garanzia di 7 anni che copre anche le batterie.
L’offensiva Kia nel campo delle alimentazioni “green” prevede nel 2018 sviluppi per la Soul, la prima auto totalmente elettrica del marchio commercializzata in Italia, che vedrà crescere l’autonomia fino a 500 km grazie alle batterie di nuova generazione.