Fiat 500X
Innovazione e immagine nella 500X il modello che porta la Fiat nelle crossover compatte
Mamma ho perso il conto. Di quanti modelli si compone oggi la famiglia delle Fiat 500? Vediamo se ricordo bene: 500 berlina, 500 cabrio, 500 L, 500 Living, 500 Abarth, 500 Abarth cabrio, 595, 595 cabrio, 695 e, oggi, la 500X. Totale 10. E no!
Perché la nuova arrivata, che porta la Fiat a dire l'ultima parola nel settore in prolungata effervescenza delle crossover compatte, a sua volta si declina in 2 versioni con ben 5 allestimenti, 4 motorizzazioni, 3 tipi di trazioni. Totale: 12 modi di dire 500 che fanno di questo modello un vero e proprio marchio autonomo con sviluppi che di certo non finiscono qui.
Veniamo dunque a questa 500X che arriva sul mercato con il compito di ridefinire certe gerarchie in un settore dove si confrontano ormai tutti i grande costruttori generalisti in una battaglia feroce che va affrontata sul piano dello stile, della qualità, della tecnica e, non meno decisivo, su quello dell'immagine internazionale.
Lo stile, allora. In 4,25 mt di lunghezza, 1,80 di larghezza e 1,60 di altezza i responsabili del design esterno ed interno diretti da Roberto Giolito hanno sicuramente fatto un bel lavoro continuando con rigore e fantasia un discorso che in certi stilemi e dettagli può ben dirsi iniziato con la Cinquecento che ha dato inizio alla storia nel 1957. È stato ovviamente arricchito di soluzioni, idee e soprattutto spazio per soddisfare il corposo "capitolato" che doveva dar vita al modello.
Due quindi, per cominciare, le personalità della 500X, una cittadina perché, anche su questo versante c'è modo e voglia di distinguersi con un prodotto ben riconoscibile, e l'altra più disposta all'off-road e al tempo libero e a muoversi fuori dall'asfalto.
La prima propone tre allestimenti, o meglio, tre ambienti, Pop, PopStar e Lounge, e la seconda due, Cross e Cross Plus. Mettiamoci poi una serie di pacchetti di personalizzazione predisposti con l'abituale intuito da Mopar e, con le altre specifiche tecniche (motori e trasmissioni) sarà davvero difficile che due 500X uguali si incontrino. Si può di certo registrare che per età, sesso, gusti, tipologia d'uso e stili di vita la 500X sia un prodotto trasversale. E anche "internazionale", tanto che se ne programma la commercializzazione su un centinaio di mercati.
Concorre a questa valutazione anche l'allestimento e l'organizzazione dello spazio interno con una immediata percezione di qualità nei materiali e nelle lavorazioni e su quella cura dei dettagli che, un tempo, era quasi il peccato originale delle Fiat.
La plancia sembra venire incontro al pilota nella sua architettura "tridimensionale" e la strumentazione può arrivare a rispondere anche fin troppo alle ormai irrinunciabili aspettative della “e-generation” e pazienza se qualche genitore dovrà prendere qualche lezione dai figli; cosa che, per altro, già avviene sempre più frequentemente. Sul piano funzionale si dispone di un bagagliaio di 350 dmc utili in configurazione standard che possono dilatarsi ad un metro cubo ripiegando i sedili posteriori.
La Cross ha un aria più“austera” e solida, attente come sono anche a proteggersi perimetralmente dai piccoli rischi del fuoristrada da affrontare comunque con una maggior altezza da terra e con angoli di attacco, dosso e uscita molto favorevoli anche per i ridotti sbalzi anteriore e posteriore.
Siamo ormai sul terreno della tecnica e, in materia di trazione, la 500X può offrirne di tre tipi: anteriore, Track Plus e 4x4. Caratteristica della trazione integrale è il sistema di disconnessione dell’asse posteriore quando non se ne ravvisa la necessità d’uso, in modo da ottenere anche buoni risparmi nei consumi.
Il selettore di guida Mood Selection, che interviene su motore, freni, sterzo e cambio, consente tre modalità di comportamento, Auto, Sport e All Weather per le situazioni più impegnative. Nelle Cross questa funzione è sostituita da “Traction” che migliora il trasferimento della coppia all’asse posteriore e incrementa la motricità sui terreni difficili. Il tutto va collegato e valutato in relazione, naturalmente, alle quattro motorizzazioni proposte in combinazione con cambio e trasmissione.
Al lancio la 500X si affida al 1.400 cc Turbo Multiair 2 da 140 CV con cambio manuale a sei marce e trazione anteriore e in opzione anche con cambio automatico a sei rapporti a doppia frizione; segue il 1.600 cc “E-torQ da 110 CV con cambio manuale a 5 marce e trazione anteriore; poi entrano in scena il 1.600 cc MultiJet da 120 CV con trazione solo anteriore e cambio manuale a sei marce e infine il MultiJet 2.000 cc da 140 CV con trazione integrale e il sofisticato cambio automatico a nove rapporti.
Una scelta già ampia e obiettivamente più che soddisfacente che comunque si incrementerà, specie sul versante della potenza, con il 1.400 cc Turbo MultiAir2 a 170 CV e il MultiAir2 di 2.400 cc (aspirato) e 187 CV entrambi di chiara destinazione per i più ricettivi mercati dell’export dotati come saranno di trazione 4x4 e cambio automatico a 9 rapporti.
Resta da sottolineare la cospicua dotazione di sistemi di assistenza alla guida e per la sicurezza attiva, passiva e preventiva con le quali lo sconfinamento verso modelli di segmento superiore e la “democratizzazione “ dell’optional e delle tecnologie utili si mostrano in tutta la loro valenza e utilità. Tra i più importanti si segnalano i 6 airbag, i proiettori anteriori con funzione luce diurna, il sistema di stabilità ESC, il controllo dell’angolo cieco e cambio involontario di carreggiata, la telecamera posteriore, la frenata assistita, il monitoraggio della pressione degli pneumatici e il già citato sistema di infotainment Uconnect Live che dialoga strettamente con il proprio smartphone in tutte le sue funzioni e nell’opera di costante “accompagnamento” durante il viaggio.
I prezzi prendono avvio da 17.500 euro e salgono fino a 30.650, prezzo finale che può sembrare non trascurabile ma, come hanno sottolineato i responsabili Fiat, 500X intende combattere la sua battaglia con la concorrenza più qualificata non sul piano del semplice prezzo, ma su quello più concreto e giustificabile della qualità. Una bella sfida e dichiarazione d’orgoglio.