Ford Bronco: bentornato american style
Ford sta cambiando la propria immagine cercando di riprendere un’unica identità radicata nel passato e fortemente legata all’America. L’operazione più significativa è riassunta in Mustang Mach-E che riprendendo stilemi e connotazione sportiva della sua iconica vettura sportiva, l’ha trasformata in chiave elettrica per disegnare quello che sarà il futuro del marchio.
È proprio in questa ottica che va letta l’arrivo dello storico fuoristrada Bronco, adattato al XXI Secolo con il supporto dell’elettronica, ma ancora basato su un tradizionale telaio a longheroni e traverse, la massima espressione in termini di catena cinematica, con trazione integrale, riduttore e cambio automatico a 10 rapporti, mossa da un motore benzina EcoBoost V6 da 2,7 litri.
Il design inconfondibile, tanto all’interno quanto all’esterno, trae piena ispirazione dall’iconico Bronco del 1966, riprendendo l’aspetto robusto e la capacità di resistenza dei modelli della serie F, best-seller nel mercato statunitense, ma anche l’anima ad alte prestazioni di Mustang: l’idea di Ford vuole fondere questi storici elementi distintivi danno vita a un fuoristrada dallo stile unico e autentico, pronto ad affrontare ogni tipo di avventura.
La fusione di passato e presente, tecnologia tradizionale per l’off-road unita ai moderni dispositivi di gestione di potenza, coppia e trazione, consentono di offrire il massimo tanto agli appassionati quanto ai neofiti, senza togliere sicurezza, affidabilità e divertimento a tutti. Tutto racchiuso in una carrozzeria squadrata che richiama in ogni dettaglio l’icona del passato, con l’aggiunta della maggiore scelta tra carrozzeria con due o quattro porte, con due passi distinti che rendono l’offerta ancora più ampia.
In Europa, ma in particolare in Italia, per ragioni diverse viene importato soltanto il Ford Bronco a passo lungo quattro porte: meno iconico, forse ma più versatile nell’impiego tradizionale e, comunque, non così sacrificato nell’angolo di dosso dal passo più lungo. 4,8 metri di lunghezza, da 1,8 a 1,9 di altezza, oltre 1,9 metri di larghezza e passo prossimo ai 3 metri (precisamente 2.950 mm).
Ma non solo, con spirito molto americano, per affrontare ogni tipo di avventura, offre di serie caratteristiche uniche, come porte rimovibili con possibilità di stivaggio a bordo, punti di fissaggio integrati e progettati appositamente per gli accessori da viaggio e materiali resistenti e facili da pulire.
Sotto il cofano il motore V6 da 2,7 litri che eroga 335 CV e 563 Nm di coppia, coadiuvato dal sistema di gestione della trazione che consente al conducente di selezionare facilmente la modalità di guida in base alle condizioni del terreno: il Terrain Management System, che sia affianca alle modalità stradali: Normal, Eco, Sport e Slippery. La combinazione di queste differenti mappature è riassunta nel “G.O.A.T.” (Goes Over Any Type of Terrain cioè capace di affrontare ogni tipo di terreno), che comprende anche quelle specifiche per l'off-road: Mud/Ruts, Sand e una modalità Baja ispirata alle corse, disponibile per la versione di Bronco più cattiva.
Dei molti allestimenti disponibili negli USA, per il mercato italiano sono stati riservati solo due, particolarmente ricchi nelle dotazioni e negli allestimenti, uno rappresenta il massimo anche in termini di lusso e qualità dei materiali, sempre in ottica heavy duties, l’altro la quint’essenza in termini di capacità offroad: Outer Banks, 77.000 euro e Badlands 81.000.
La versione Badlands, tra le molte differenze, monta paraurti anteriori e posteriori d’acciaio, come le piastre di protezione sottoscocca, pneumatici all-terrain su cerchi da 17”, sospensioni HOSS con ammortizzatori Bilstein “position-sensitive” con luce a terra di 26,1 cm e la possibilità di sganciare la barra stabilizzatrice anteriore nell’off-road più impegnativo per aumentare l’escursione. Angoli caratteristici: 41° attacco, 24° dosso e 33° uscita.
Alla guida entrambi offrono un comportamento stradale migliore di quanto ci aspettassimo: il rollio non è eccessivo e, anche sul bagnato con la sola trazione posteriore, si guida quasi come un SUV tradizionale. La differenza diventa abissale, rispetto ai SUV, quando si affronta il fuoristrada vero. Il supporto dato dall’elettronica è impressionante: nelle condizioni più esteme è possibile concentrarsi, anche con l’impiego della telecamera anteriore, solo su dove mettere le ruote. Al resto ci pensa lui. Pur in assenza di uno snorkel specifico per alzare la presa d’aria dell’aspirazione, il Ford Bronco può affrontare guadi fino a 800 mm.
Le due versioni di Ford Bronco per l’Italia sono già ordinabili da maggio e le prime consegne sono previste a partire da luglio con in tutto 280 unità con un mix paritetico tra i due allestimenti.
Il Ford Bronco nel 1966 nasceva con tre allestimenti: wagon con la sigla U15, cioè carrozzeria chiusa, half cab (U14), il pick-up, e carrozzeria totalmente aperta “roadster” U13. A ribadire il forte legame col passato il nuovo Ford Bronco riporta la sintesi di questo storico legame all’interno dello sportello del tappo carburante: sulla plastica di contorno sono disegnati i tre profili con le sigle. Gli americani amano moltissimo questi dettagli e soprattutto amano ribadire il legame con il passato delle proprie vetture più iconiche.