FORD ECOSPORT la suv compatta per la città
Anche Ford porta la sua proposta per un piccolo crossover.
Il compatto Ecosport allarga la gamma dei SUV Ford e, per cominciare, si presenta con una forte caratterizzazione estetica in chiave off-road. È molto alto da terra, dichiara senza complessi angoli di attacco/uscita e dosso degni di un fuoristrada (22,1°/35° e 24,8°), ha un accenno di “slittone” sotto lo scudo anteriore e non rinuncia nemmeno alla ruota di scorta esterna. Persino il tetto è robustamente nervato, come se fosse pronto a carichi straordinari per un grande raid.
Questa l’apparenza. La sostanza è invece molto più “street oriented”con la trazione esclusivamente anteriore, le sospensioni nella norma, MacPherson anteriore, asse semirigido posteriore e pneumatici con spalle non propriamente da pietraia (205/60R16 o, in opzione a 250 euro, 205/50R17).
Ma poco male, tutto sommato. Questo, infatti, è ciò che chiede il mercato, che negli ultimi anni ha premiato soprattutto i modelli che “fanno la voce grossa” nel look, ma in realtà sono poi utilizzati come tutte le altre autovetture. Sotto questa luce, l’EcoSport si propone come veicolo “stress free” e l’angolo di attacco favorevole sarà, ad esempio, utilissimo a non urtare certi “marciapiedi traditori” dell’ambiente cittadino. Così come l’altezza da terra di ben 200 mm da cui deriva una capacità di guado di 550 mm, consentirà di affrontare con minore preoccupazione certi nubifragi che da un po’ caratterizzano anche il nostro clima.
Ma torniamo con “i piedi per terra”. L’Ecosport ha ingombri accettabili (4.235 mm di lunghezza, 2.057 di larghezza e ben 1.665 di altezza, barre incluse, tutto su un passo di 2.519 mm) ma notevole abitabilità per cinque adulti.
Ciò grazie proprio allo sviluppo in altezza che ha consentito di sistemare in sedili in posizione elevata. Da cui una posizione di guida dominante e spazio adeguato per tutti gli ospiti, al punto da offrire valori record per la categoria fondamentale dello spazio per le gambe, sia davanti sia dietro.
Molto buona anche la performance del bagagliaio, che grazie allo schienale posteriore regolabile in inclinazione, offre capacità fra i 310 e i 375 litri, aumentabili a 1.238 con i soli posti anteriori in uso.
Riguardo alla gamma offerta, Ford estremizza la filosofia della semplificazione. L’allestimento Titanium è l’unico e i motori sono tre. Il probabile best seller sarà il ben noto 1.500 cc TDCi da 67 kW-90 CV, ma una buona fetta è prevista anche per il modernissimo tre cilindri 1.000 cc Ecoboost turbo iniezione diretta di benzina da 92 kW-125 CV. Più tradizionale il Duratec 1.500 cc 16v a fase varabile, 82 kW-110 CV, l’unico abbinabile (+750 euro) al cambio automatico a sei rapporti. In caso contrario tutti i cambi meccanici sono a cinque marce.
Privilegiando l’Ecoboost nella nostra presa di contatto abbiamo riscontrato un comportamento di guida sano, con un sottosterzo prevedibile per il tipo di veicolo. L’ESP è troppo prudenziale proprio nella guida poco aggressiva che si adotta tipicamente con auto di questo tipo. Ed è un peccato perché così si frena la fluidità di percorrenza nelle curve. L’assetto, in compenso è ben sostenuto. L’Ecoboost è brillante e molto omogeneo. La rumorosità non è contenutissima, ma il timbro di voce abbastanza piacevole.
E ora i prezzi: 19.500 euro la 1.5 Duratec, 20.250 per la 1.0 Ecoboost e 21.000 per la 1.5 TDCi. D’obbligo aggiungere 300, 600 o 900 euro per una delle tre tinte previste: rosso Marte, nero Panther o bianco Diamond.
Resta da dire, infine, che l’Ecosport è un laboratorio viaggiante per le nuove tecnologie di comunicazione. Sulla base del ben noto Ford Sync, Ford Italia ha organizzato un “think tank” fra i più noti blogger nazionali, per mettere a punto nuove apps relative a lifestyle, tecnologia, musica, viaggi e sport. Ne riparleremo presto.