Ford Focus
Sul mercato dal 1998 la Focus, “World Car” di Ford si rilancia nello stile e nella tecnica.
Prodotta in 8 impianti in 4 continenti e in 12 milioni di unità che hanno trovato clienti in 140 paesi la Focus può a buon diritto fregiarsi del titolo di “World Car” per Ford.
Nel model year 2015 tiene alta la difesa della sua posizione tra le protagoniste assolute del mercato in generale e del segmento di appartenenza in particolare (che in Italia vale ancora, tra berline e station wagon il 25% circa) con una serie di aggiornamenti stilistici, arricchimenti di dotazioni e di tecnologie utili che ne rinnovano il livello competitivo.
Partendo dall’aspetto esteriore e dall’allestimento, il Kinetic Design 2.0 che informa di sé tutta la produzione dell’Ovale Blu, evolve in dinamismo e in una percepibile e reale qualità dei materiali e attenzione alle lavorazioni, senza perdere la riconoscibilità del modello.
Seguendo il percorso ormai chiaro intrapreso da Ford di dotare tutti i modelli in produzione della massima disponibilità di tecnologie utili a prescindere dalla tipologia e grandezza dei vari modelli, la Focus si presenta, per cominciare, come il primo modello europea equipaggiato con l’EST (Enhaced Transistional Stability) un sistema predittivo antislittamento che, analizzando le condizioni di guida, previene il verificarsi di potenziali perdite di controllo. Un dispositivo di grande utilità, per innalzare il livello di sicurezza attiva e preventiva. Per inciso (ma mica tanto) è una di quelle dotazioni, con altre, che dovrebbe autorizzare anche a “pretendere” dalle Compagnie di Assicurazione una riduzione sulle tariffe.
A questo si aggiungono, nell’ottica di una miglior guidabilità, una maggior rigidità torsionale anteriore (+20%), la riprogettazione delle sospensioni e degli ammortizzatori, il servosterzo elettrico sincero nelle risposte e utile nelle manovre lente e lo sviluppo dell’ESC (controllo di stabilità) con i suoi vantaggi anche sul confort di bordo a cui concorre anche il miglioramento dell’isolamento acustico.
La gamma motori a benzina parte con il pluripremiato 1.000 cc 3 cilindri Ecoboost da 100 CV con 99 g/km di CO2 nella versione Econetic e 105 in quella normale (115 per la SW) che collocano i consumi medi tra 4,6 e 5.0 SW l/100 km che utilizzano un cambio manuale a 5 marce; segue dalla variante da 125 CV con il cambio con una marcia in più e con emissioni e consumi medi leggermente superiori; al vertice si colloca il 1.500 cc da 150 CV. Per la versione GPL il motore è un 1.600 cc con un consumo medio di 7,7 l/100 km. Le emissioni di CO2 vanno da 99 g/km a 137 g/km per il GPL.
La scelta si completa con 4 TDCI, 3 di 1.500 cc rispettivamente da 105 CV (Econetic), 120 e 120 CV, più un 2.000 cc da 150 CV. I cambi sono tutti a 6 rapporti e i due più potenti offrono l’opzione Powershift. In questo caso i consumi medi sono indicati tra 3,4 e 4,4 l/100 km e le emissioni tra 88 e 115 g/km.
Tecnici e designer hanno lavorato a fondo anche per semplificare il dialogo uomo-macchina (in pratica meno pulsanti e più funzioni) sulla plancia con schermo da 8” a partire dall’allestimento Titanium.
Tra gli allestimenti, Plus, Titanium e Titanium X, un ruolo specifico gioca l’offerta Business pensata per le flotte e i noleggi. I prezzi nel primo caso partono da 19.000 euro per la berlina e salgono di 1.000 euro secondo le motorizzazioni e arrivano a 22.000 euro, 1.000 euro in più per la SW.
Nel secondo vanno da 21.750 e arrivano a 23.750 con il cambio Powershift per la berlina e la 24.500 per la SW. Per la Titanium X si entra a 23.500 e si esce a 25.00 euro per la berlina e a 27.000 per la SW. Per la Business si va da 22.000 a 24.000 per la berlina e da 23.250 a 25.250 per la SW.